Il Tirreno

Livorno

Gli incontri del vescovo in diretta sul telefonino: nasce la parrocchia virtuale

Il vescovo Simone Giusti
Il vescovo Simone Giusti

Livorno, svolta social della Diocesi: con Skype si potrà avere conforto spirituale, su Fb la scelta dei preti per le confessioni

27 settembre 2018
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LIVORNO. «Siate vicini alla gente», ripete Papa Francesco ai preti. E il vescovo Simone Giusti ha preso alla lettera l’invito scendendo nella piazza più frequentata di oggi, quella dei social network.Da dieci giorni la Diocesi ha aperto la sua pagina ufficiale su Facebook. “Una parrocchia virtuale”, l’ha chiamata il vescovo, un nuovo mezzo “per riflettere, pregare e confrontarsi”.

Tutte le mattine sul profilo della Diocesi vengono pubblicati i passaggi più importanti del Vangelo del giorno. Ma la svolta digitale di monsignor Giusti va ben oltre: ieri sera, dalla parrocchia di Antignano, è iniziata la trasmissione in diretta, via Facebook, delle iniziative della chiesa livornese. Il vescovo ha incontrato i sacerdoti e gli animatori della Cresima e chiunque ha potuto seguire l’evento comodamente dal divano di casa, dal computer o dal proprio telefonino. Lo stesso accadrà per i prossimi eventi organizzati dalla curia, così come per alcune celebrazioni, attraverso questa specie di canale tv dedicato alle iniziative diocesiane.

C’è dell’altro: attraverso la pagina Facebook o usando una mail ad hoc (scrivialvescovo@tiscali.it) si potrà scrivere direttamente a Giusti, avere una risposta e iniziare un’interazione (ma per avere un appuntamento con lui resta necessario il passaggio diretto alla sua segreteria).

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Non è una rivoluzione per la nostra chiesa, perché Papa Francesco, da anni, parla al mondo non solo dalla sua finestra in piazza San Pietro e nei suoi viaggi pastorali, ma quotidianamente attraverso il suo account Pontifex su Twitter, Facebook e pure su Instagram. E anche nell’ultimo libro il pontefice ha ribadito che «Dio è social, giovane e ama le novità», pur facendo spesso anche richiami alla concretezza: «Non sottovalutiamo il valore dell'esempio perché ha più forza di mille parole, di migliaia di “likes” o retweets, di mille video su Youtube», scriveva il Papa un anno fa proprio da Twitter, invitando i cattolici ad un’azione reale e non virtuale...

Fatto sta che la strada, con tutte le precauzioni del caso, è tracciata e ora monsignor Giusti la sta percorrendo con grande convinzione. La svolta, in via del Seminario, è arrivata anche grazie al contributo di due seminaristi Gerardo Lavorgna e Vincenzo Cioppa: l'obiettivo principale è avvicinare, attraverso un canale più moderno, le persone che non frequentano abitualmente la Chiesa.

Tra le novità c’è anche la possibilità di prenotare le confessioni via Facebook: uno va sul profilo della Diocesi, vede la lista dei sacerdoti disponibili, e fissa l’appuntamento col confessore all’ora e nella parrocchia che preferisce. Chiaramente in chiesa, in ginocchio, faccia a faccia col confessore divisi solo dalla grata. Chissà che non sia il primo passo per una confessione online, magari tramite Skype... Il vescovo assicura di no. Proprio su Skype però si potrà chiedere assistenza notturna da parte di un sacerdote. «Un dialogo, una parola di conforto per chi si trovi in un momento di difficoltà e di solitudine», spiegano i due seminaristi.

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