Il Tirreno

Livorno

Dal Cantiere navale alla Nazionale, così è nato un bimbo “Pavoloso”

Fabrizio Pucci
Dal Cantiere navale alla Nazionale, così è nato un bimbo “Pavoloso”

Scoperto da Vitulano che lo voleva al Livorno, viaggio nel cuore amaranto di Leonardo Pavoletti convocato in Nazionale per Italia-Portogallo di sabato prossimo a San Siro

11 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Il cielo azzurro, il fiocco celeste e il cuore amaranto. Il mondo di Leonardo Pavoletti, il livornesissimo attaccante del Cagliari è un caleidoscopio di colori. Trent’anni da compiere tra un paio di settimane, questo ragazzo dalla faccia pulita e dal gol facile sta dando lustro alla nostra città che nel calcio sta vivendo una fase molto delicata. Ieri il sesto gol in campionato, due giorni fa "Pavo" ha ricevuto dalla Federazione la mail - firmata da Roberto Mancini - di convocazione in Nazionale per Italia-Portogallo di sabato prossimo a San Siro, ultimo turno della Uefa Nations League.

Per la verità Pavoletti non è nuovo a questo tipo di emozione. Nella primavera del 2016 l’allora ct Antonio Conte lo inserì nel listone dei 28 in vista degli Europei di Francia e nel settembre dello stesso anno anche Ventura lo convocò. Leonardo, però, non ha mai debuttato e chissà se avrà questo onore contro i campioni d’Europa in carica. In azzurro c’è già Giorgio Chiellini, ma un attaccante nato qui non sbarcava a casa-Italia dal 17 ottobre 2007, giorno della partita con il Sudafrica decisa da una doppietta di Cristiano Lucarelli.

NEO-PAPÀ

La chiamata in Nazionale è arrivata una ventina di giorni dopo il weekend da Dio vissuto dal nostro eroe. È successo tutto tra il 20 e il 21 ottobre. Dapprima Elisa, la compagna di Leonardo ha dato alla luce il piccolo Giorgio e il neo-papà poche ore più tardi a Firenze - dopo aver usufruito di un comprensibile permesso - è entrato in campo a ripresa inoltrata al posto di Cerri sullo 0-1 e ha firmato il gol del pareggio del Cagliari a coronamento di una infinita serie di sogni diventati realtà.

[[atex:gelocal:il-tirreno:site:1.17452464:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.iltirreno.it/image/contentid/policy:1.17452464:1652469561/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

LIVORNESE TENACE

Questi sono solo i capitoli più recenti - e più felici - di Leonardo Pavoletti. Ma chi è Leonardo? Che tipo di livornese è? Estroverso come la stragrande maggioranza di noi, con il comportamento non è mai andato sopra le righe. Non in campo, né fuori dove non si ricorda di lui un atteggiamento che sia uno da divo.Di certo non è uno che si arrende facilmente perché questa gioia azzurra se l’è guadagnata tutta passo dopo passo, sacrificio dopo sacrificio. I primi calci al pallone li dà con la maglia del Cantiere Navale. E quel pallone, fin da piccolissimo, lui lo butta dentro.

[[atex:gelocal:il-tirreno:site:1.17452463:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.iltirreno.it/image/contentid/policy:1.17452463:1652469562/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Lo nota un’icona del calcio di casa nostra: Miguel Vitulano lo vide e voleva portarlo al Livorno. Non vi riuscì perché succede che gli osservatori - anche i più bravi - non vengano ascoltati. Sfumato il sogno-amaranto il giovane Leonardo passò all’Armando Picchi il cui allenatore, Stefano Brondi, non ebbe paura a lanciarlo in prima squadra. Fu la svolta anche se Leo prima di arrivare al grande calcio ha girato l’Italia e scalato le categorie con il mirino preciso e i piedi caldi: Viareggio, Pavia, Castellammare di Stabia, Casale, Lanciano e poi Sassuolo in B dove fa impazzire mister Di Francesco, l’attuale tecnico della Roma. Tre gol in un tempo all’Empoli e mezza Italia si accorge di questa attaccante che ricorda Lucarelli, Vieri e Toni. Tutti insieme. In tutti questi anni lui non si è mai arreso. È passato dai dilettanti al Varese (salvato dalla retrocessione in C), al Genoa, al Napoli, al Cagliari e infine alla Nazionale perché - come dicono i suoi amici più stretti «ha sempre lavorato per crescere, per affermarsi».

[[atex:gelocal:il-tirreno:site:1.17452466:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.iltirreno.it/image/contentid/policy:1.17452466:1652469561/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

FAMIGLIA SOLIDA

Leonardo ce l’ha fatta anche grazie ai suoi genitori - persone perbene e concrete - che lo hanno sempre sostenuto. Il padre, Paolo, è un uomo di sport: insegna tennis al Circolo Villa Lloyd. Mamma Camilla è dirigente scolastico. Il fratello Lorenzo è commercialista. Tra libri e calcio al piccolo di casa non hanno mai messo pressione e lui con la sua aria scanzonata ha continuato a fare centro nelle porte avversarie. E ora a San Siro pronti ad emozionarci con lui e per lui.

[[atex:gelocal:il-tirreno:livorno:cronaca:1.17454757:Video:https://video.gelocal.it/iltirreno/sport/cagliari-giocatori-a-lezione-di-birra-pavoletti-bomber-degli-spillatori/95775/97344]]

Primo piano
La tragedia

Pescia, vigile del fuoco morto a 50 anni, la straziante lettera della moglie: «Vi racconto cosa mi mancherà di lui»