Il Tirreno

Livorno

La giunta dice sì al progetto 

Nuovo mercato ortofrutta alla Scopaia

Piano da 5 milioni con il “bando periferie” per lasciare la sede attuale. L’area è accanto alla Variante, vicino al cavalcavia

08 dicembre 2018
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livorno. Era stato ipotizzato dalla precedente giunta Pd di trasferirlo all’interporto ma cinque-sei anni fa alla fine non se n’era fatto di nulla: adesso invece l’amministrazione M5s cambia completamente la bussola e localizza in via del Crocino – all’angolo nord ovest della Scopaia – il progetto per realizzare il mercato ortofrutticolo.

L’accesso è all’inizio della curva che rappresenta la curiosa rampa con cui atterra ai margini dell’abitato della Scopaia il cavalcavia che da La Rosa atterra alle spalle dello stabilimento ex Whitehead-Wass (ora Leonardo) scavalcando la Variante Aurelia: siamo nel Nuovo Centro, grossomodo è l’area un tempo occupata dalla Labrogarden, parallela alla grande arteria stradale e appena a sud dello svincolo di via del Levante.

Il progetto definitivo ha avuto semaforo verde nell’ultima seduta della giunta municipale. I soldi per realizzarlo? Palazzo Civico l’ha infilato nel pacchetto degli interventi relativi al “bando periferie” e conta su quei fondi per arrivare a realizzarlo.

Come detto, fin qui siamo al progetto definitivo ma c’è ancora un pezzo di strada da fare prima di arrivare alla gara d’appalto per realizzare l’impianto: bisogna passare dall’elaborazione del progetto esecutivo. È solo a quel punto che si potrà andare a gara.

Non sfuggirà che il mercato ortofrutticolo non è semplicemente una struttura annonaria: basti dire, dal punto di vista simbolico, che è andata in scena proprio nell’attuale mercato ortofrutticolo nel giugno 2014 la festa dei Cinque Stelle con Beppe Grillo per la conquista del Comune.

L’identikit del nuovo mercato? «Due edifici speculari uniti da una grande tettoia con struttura in legno lamellare e copertura vetrata», dice il Comune: all’interno sono previste 12 unità magazzino con superficie utile di 125 mq, ciascuna è autonoma ma sono «accorpabili a due o tre per consentire magazzini più grandi». Per ogni magazzino c’è un’apertura sul retro (scarico merce) e una nella parte anteriore sotto la grande vetrata (qui saranno le dotazioni impiantistiche per gli uffici a servizio dell’attività di vendita).

Un terzo edificio, oltre ai due principali, è ipotizzato a fianco dell’ingresso coperto: è lì che, secondo il progetto, devono andare un ufficio per la direzione del mercato, un bar, un ufficio per la cooperativa di pulizie e un’officina per ricovero e manutenzione dei mezzi della cooperativa di facchinaggio oltre agli spogliatoi e servizi igienici (e ai servizi per gli esterni).

I piani presentati dal Comune indicano per il parcheggio una lunga striscia lungo il perimetro lato Variante.

Da aggiungere una doppia sottolineatura sulla quale Palazzo Civico insiste come impianto “verde”. L’una: il nuovo mercato ortofrutticolo sarà alimentato da energia pulita grazie alla copertura a “shed” rivolta verso sud con 330 pannelli fotovoltaici per fornire alla struttura energia prodotta da fonti rinnovabili (con una potenza stimata di 90 kWp). Sono previste batterie di accumulo per fornire energia durante le ore notturne, in assenza di produzione fotovoltaica, sia alle componenti di illuminazione a led del piazzale sia alle pompe di calore.

L’altra? Riguarda la mitigazione dell’impatto acustico. «Nei punti di maggior vicinanza con le poche abitazioni della zona – dice il Comune – saranno collocate delle scarpate verdi, con funzioni di isolamento acustico, costituite da tre pannelli di cemento riempiti di terreno dove saranno messe a dimora piante di tipo cespuglio mediterraneo». —

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