Il Tirreno

Lucca

Un libro e un ritratto per ricordare Carlo Monni

di Rossella Lucchesi
Un libro e un ritratto per ricordare Carlo Monni

Emozionante serata allo “Stellario” per l’anniversario della nascita Il volume è stato realizzato da Pilade Cantini, il quadro da Sheila Massellucci

25 ottobre 2017
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LUCCA. Erano davvero in tanti lunedì sera a celebrare l’anniversario della nascita dell’attore Carlo Monni, scomparso a settant’anni nel maggio del 2013. L’appuntamento era al bar osteria Lo Stellario di piazza San Francesco e l’occasione era la presentazione del libro “Balenando in burrasca” dello scrittore Pilade Cantini. Un passato da assessore di Rifondazione Comunista al Comune di San Miniato e un incarico come capo dell’ufficio corrispondenza e rapporti con i cittadini a palazzo Chigi nel governo Renzi, Cantini era legato all’indimenticato attore fiorentino da un’amicizia ventennale, alimentata dalla passione per il teatro che anch’egli aveva bazzicato per una decina di anni.

«Un rapporto che mi ha dato tanto, commenta lo scrittore, consentendomi di maturare e guardare la vita attraverso un’ottica diversa, più scanzonata e leggera, ma condita di momenti di riflessione e con la consapevolezza che essa va affrontata giorno per giorno col sorriso, cercando di prendere sempre il meglio».

Il libro è, in sostanza, un’intervista postuma al genio del palcoscenico che tanto era legato a Lucca, dove aveva costruito una fitta rete di amicizie. Personaggio complesso e versatile, spirito libero e grande professionista, Monni era un vero genio del palcoscenico che calcava con la spontaneità tipica dei grandi maestri.

Veniva spesso nella nostra città e quasi sempre era ospite di Stefano De Ranieri al ristorante Mecenate. Proprio lui, insieme a tanti amici e colleghi dell’artista, arrivati da tutta la Toscana, ha voluto questa serata che si è poi conclusa con la cena preparata dallo staff e i succulenti manicaretti di Soledad.

Un’atmosfera d’allegria, proprio quello che avrebbe voluto “il Monni” dove a farla da padrona sono state battute e ricordi di interminabili serate goliardiche che regolarmente finivano con i piedi sotto il tavolo, a tarallucci e vino (tanto).

C’erano l’amico e compagno della “Banda alle ciance” Marco Fagioli, gli attori Alessio Sardelli e Piero Bronzi che con Carlo avevano più volte condiviso set e palcoscenico, Luigi Delli, col quale aveva conosciuto Roberto Benigni e tanti altri che lo hanno ricordato con simpatici aneddoti, tra cui Cristiano Alberti della libreria Baroni che ha presentato l’incontro. E poi l’attrice Elisabetta Salvatori che di Monni fu a lungo compagna di vita. E la pittrice Sheila Massellucci che ha donato al Mecenate uno straordinario ritratto dell’attore che da oggi campeggerà su una parete del locale.

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