«Odio inaccettabile in mezzo alla bellezza del nostro territorio»
Parla la “regina di cuori”, la donna che con le bombolette cancella svastiche e messaggi razzisti nel Capannorese
CAPANNORI. La regina dei cuori è una signora israeliana, appassionata di ciclismo e innamorata delle colline capannoresi dove ha scelto di vivere. A differenza però della Regina di cuori di “Alice nel Paese delle Meraviglie” dispensa amore, pace e tolleranza. C’è una mano femminile, un animo gentile, una voglia di spazzare via odio e pregiudizi razziali dietro ai cuori rossi che hanno cancellato le svastiche e le scritte antisemite a Segromigno in Monte. Cuori ovunque, disegnati con una bomboletta spray, hanno coperto croci uncinate e parole offensive che erano apparse sulle cabine dell’elettricità, sui cassonetti della Caritas, sulle saraciniesche e accanto alla chiesa.
Regina dei cuori è il soprannome che abbiamo scelto per mantenere, come richiesto, l’anonimato della donna, si racconta al Tirreno. La donna spiega il suo gesto “rivoluzionario” citando favole e parabole bibliche. E spera che la sua azione diventi contagiosa e che altri cuori prendano il posto dei simboli dell’odio.
E chi è la regina di cuori? «Mi definisco una persona coinvolta e sensibile per l’ambiente che mi circonda – racconta la donna – sono un’israeliana che ha scelto l’Italia come seconda patria, trovando pace e serenità. E sono grande appassionata di ciclismo: adesso sto seguendo il Giro d’Italia e vado in bici sulle colline e sulle montagne della Lucchesia».
E come è nato questo gesto? «Mi sono trasferita in questa zona da cinque anni – risponde – e vedere quei simboli di odio e razzismo in mezzo alla bellezza, sullo sfondo delle colline lucchesi, vicino alle bellissime chiese dove si predica la tolleranza tra i popoli, vicino al bar dove vado a prendere il caffé e persino accanto a un asilo è stato un brutto colpo. Gli orrori del nazismo non sono bastati per cambiare le coscienze? Cosa fare? Fare denuncia al Comune (ma dopo quanto sarebbe state cancellate?) o prendere un’iniziativa? Non potevo restare insensibile. Così ho lanciato una sfida. Ho scelto una forma artistica, la street art, per esprimere il suo profondo dissenso. È stato come un’opera di purificazione. Ho passato una vernice bianca e densa su quelle scritte crudeli, prima da sinistra e poi da destra. Poi ho aspettato quindici minuti per l’asciugatura e ho messo un simbolo dell’amore, un cuore rosso. Così ho riportato pace in quei luoghi belli. Una mia cara amica mi ha aiutato a documentare l’operazione».
Quindi regina di cuori spiega il significato quella parola comparsa accanto al disegno di un cuore, una scritta in ebraico. «Ho aggiunto – spiega la donna – la scritta amore in ebraico, la lingua del Vecchio Testamento. Mi sento un po’ come nella parabola del buon samaritano (quella che insegna ad amare e ad aiutare tutti, compresi i propri nemici ndr). Le foto, finite in rete, hanno fatto il giro del web: in tanti hanno apprezzato il gesto, condividendo e ripostando gli scatti. Dando così vita a un passaparola dei messaggi positivi. I commenti positivi mi hanno rallegrato e spero di vedere tanti altri cuori anche in altri paesi».