Il Tirreno

Lucca

Un consiglio comunale straordinario sul caso Kme

Nicola Bellanova
Un consiglio comunale straordinario sul caso Kme

Ancora da definire la sede, si svolgerà il 6 agosto in orario serale per favorire la partecipazione

17 luglio 2018
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FORNACI. Si svolgerà il 6 agosto, alle 21 in una sede ancora da definire (sarebbero in ballo l’aula magna dell’Isi di Barga e la Sala Colombo in via del Giardino, esclusi invece luoghi all’aperto) il consiglio comunale straordinario di Barga per discutere della questione pirorigassificatore.

Il sindaco Marco Bonini ha sciolto ogni riserva, smentendo le voci che davano per certo l’evento il 27 luglio. Il primo cittadino ha deciso con tutte le forze in consiglio di tenere la seduta in orario serale, per consentire la partecipazione di chi lavora fuori zona, dei commercianti locali interessati dalla vicenda, e di tutti coloro che vorranno ascoltare la voce di chi può decidere le sorti della comunità. Sono stati naturalmente invitati i rappresentanti della Kme, i comitati organizzati e spontanei, e tutti coloro che in veste ufficiale vorranno partecipare al dibattito.

Ma mentre la situazione occupazione in seno a Kme si sblocca dopo l’accordo per la proroga degli ammortizzatori sociali, il fronte ambientale resta caldo. Il Comitato “La Libellula”, infatti, ha indetto un altro incontro pubblico per illustrare le motivazioni del “no al pirorigassificatore”. L’evento, aperto anche agli amministratori locali, si terrà il 23 luglio a Fosciandora per continuare l’opera di sensibilizzazione sul problema gassificatore e sue alternative, e si rende più che disponibile a forme di collaborazione (come sta già avvenendo con il Comitato per l’attuazione della Costituzione della Valle del Serchio) e di mobilitazione con altre associazioni del territorio e singoli cittadini.

C’è attesa, comunque, per il consiglio straordinario di Barga. La sigla dell’accordo tra Regione, vertici aziendali, Confindustria, Fiom Cgil e Uilm per il passaggio dai contratti di solidarietà alla cassa integrazione straordinaria fino al 23 settembre, è stato il passaggio essenziale per poi richiedere, come da indicazione del ministero, la proroga di 12 mesi a settembre. Un momento di respiro per i seicento dipendenti dello stabilimento di Fornaci, ma per La Libellula non basta: «Il cambio di rotta del governatore scontenta molti e addirittura spinge Rifondazione a incitare la sua giunta a sfiduciarlo. Di sicuro ciò fa capire ai più accorti e guardinghi che la strada verso un rilancio aziendale filoambientale, veramente in linea con le direttive europee sull’economia circolare che non contemplano l’incenerimento, sarà ancora lunga e tortuosa. Tuttavia si colgono altri segnali positivi: l’incontro fra Mise e Kme che ha fruttato la proroga degli ammortizzatori sociali per i dipendenti, il finanziamento regionale stanziato per installare centraline in Valle in grado di testare la qualità dell’aria (a Fornaci è già di nuovo operativa quella mobile), la crescente attenzione sul problema da parte dell’opinione pubblica e delle associazioni». —
 

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