Il Tirreno

LUCCA. Una folla commossa per l'ultimo saluto ad Alessandro Natali, il nuotatore morto a 59 anni durante una gara in piscina a Siena. La chiesa di Mutigliano era troppo piccola per contenere tutto quell'affetto. Troppo anche il dolore per la scomparsa improvvisa di un uomo molto conosciuto e benvoluto da tutti, avvenuta all'improvviso proprio mentre, bracciata dopo bracciata, era impegnato nei 1.500 metri stile libero.

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Ad accogliere il feretro, nel piazzale della chiesa, uno striscione con su scritto: "Lungo sei speciale". Perché per tutti Alessandro Natali era il "Lungo". Così lo chiamavano gli amici più stretti, le persone che lo conoscevano bene sia per la sua attività al bar Tre Cancelli di Monte San Quirico che per quella che da 17 anni era diventata forse la sua passione più grande: il nuoto. Nella chiesa tutta la sua famiglia ma anche i compagni del circolo Nuoto Lucca Master.

A celebrare la funzione, don Alberto Brugioni, parroco di Mutigliano. Un'omelia breve: poche parole ma cariche di significato che hanno sottolineato il carattere simbolico dell'acqua che per Alessandro Natali ha rappresentato elemento di morte ma che secondo la religione cristiana è il simbolo di una resurrezione a vita immortale.

Le offerte raccolte durante la funzione saranno devolute all'associazione Mirco Ungaretti onlus che ha come obiettivo quello di sensibilizzare le persone sull'importanza dell'uso del defibrillatore ma anche di organizzare corsi di formazione.