Il Tirreno

Lucca

IL FUTURO ROSSONERO 

Il presidente della Lega di C incontra l’ex patron Moriconi

Luca Tronchetti
Il presidente della Lega di C incontra l’ex patron Moriconi

Prima di pranzo Francesco Ghirelli chiederà garanzie sulla vendita del club  Da venerdì 28 dicembre in Camera di Commercio il 98% appartiene a Castelli

03 gennaio 2019
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Lo abbiamo già scritto e lo ribadiamo a scanso di equivoci. C’è un unico modo per l’imprenditore romano Aldo Castelli - sosia di Gianni Minà ed Enrico Beruschi - che detiene il 98% delle quote dell’As Lucchese Libertas 1905 di acquistare credibilità agli occhi dell’opinione pubblica dopo l’ira di tifosi, giocatori e media alla presentazione di venerdì scorso nella sala stampa del Porta Elisa. Effettuare un bonifico sul conto corrente della Lucchese pari a 1.170mila euro, accollandosi il debito pregresso e azzerando le passività in modo da poter operare sul «pulito». Ma basterebbe anche un’iniezione di liquidità pari alla perdita di esercizio di 877.996 euro (escludendo così i debiti con l’Erario) per dare una risposta alla piazza. E adesso, dopo le sollecitazioni dei media, non basta promettere di pagare gli stipendi di novembre (il versamento di un mese anticipato lo fece ad Arezzo l’immobiliarista Giorgio La Cava, ma prima della conferenza stampa di presentazione) per pensare di convincere la città. Se è vero che dietro questa operazione ci sono imprenditori importati italiani e stranieri non sarà difficile il giorno dopo l’Epifania (che com’è noto tutte le feste le porta via e speriamo porti via solo quelle) irrobustire il conto corrente dell’As Lucchese da parte della troika Aldo Castelli-Umberto Ottaviani e Enrico Ceniccola.

Noi, ma ci pare pure la Lega di C, siamo molto scettici che ciò avvenga.

LA VISITA DI GHIRELLI

Una cessione a prestanome che celano personaggi oscuri (occhio alle norme anti riciclaggio che ci pare non siano state modificate a livello nazionale dal governo gialloverde) preoccupa non solo sportivi e istituzioni, ma anche il capo della Lega di C (e sicuramente anche il presidente della Lega di B, Mauro Balata, e il presidente della Figc, Gabriele Gravina) che stamani sarà a Lucca per parlare direttamente con l’ex patron Arnaldo Moriconi. Balza agli occhi la rapidità nell’iscrizione alla Camera del Commercio del passaggio di quote. Il 17 dicembre l’atto di compravendita formalizzato dal notaio, il 28 dicembre il deposito e la registrazione che sancisce il 98% delle quote pari a 9.800 euro (di cui 4.868,77 versati) ad Aldo Castelli, 60 anni, residente in via Caterina Troiani a Roma, l’1% pari a 100 euro a Moreno Micheloni, 58 anni, residente a Lido di Camaiore e l’altro 1% alla Città Digitali srl in via Tazio Nuvolari a Carraia che vede al vertice Anca Moldovan dipendente di una società di Arnaldo Moriconi. Dalla visura camerale risulta (al 28 dicembre, ma lui è dimissionario dalle 15 di quel giorno) ancora come amministratore unico Carlo Bini. A sostituirlo, come comunicato in quella assurda conferenza stampa, c’è Umberto Ottaviani, 70 anni, amministratore e socio unico della Lorenzo e Lara Srl, una società di consulenza con capitale sociale pari a 100 euro e della Fontana Immobiliare Srl, con patrimonio 50mila euro. Umberto Ottaviani, vicino al Vaticano grazie al vincolo parentale con il cardinal Alfredo Ottaviani che negli anni Cinquanta-Settanta era stato definito il “carabiniere dell’Ortodossia”, è anche liquidatore della Ap Holding srl, società legata a Angelo Proietti a cui dopo l’arresto vennero sequestrati i conti correnti all’Istituto Opere Religiose (Ior) per poi essere condannato per autoriciclaggio a 2 anni e mezzo e alla confisca di oltre un milione di euro. È chiaro che di fronte a queste opacità il neo presidente Francesco Ghirelli - eletto il 6 novembre scorso - voglia vederci chiaro. Non può incidere in questa vendita tra privati (chissà cosa ne pensa di tutta l’operazione la Procura e soprattutto la Guardia di Finanza di questa vendita al prezzo simbolico di un euro?), ma almeno vorrà chiarire con l’ ex patron certi passaggi.

LA PAROLA AL SINDACO

Sulla vicenda Lucchese il sindaco Alessandro Tambellini erige un muro a difesa della storia e della tradizione della squadra cittadina: «Pretendiamo chiarezza negli atti e trasparenza di fronte a questa cessione a personaggi, alcuni dei quali chiacchierati». La domanda sorge spontanea: Ghirelli incontrerà anche il primo cittadino? Tambellini glissa sull’argomento, ma si dice disponibile, magari in futuro, a parlare con interlocutori credibili e autorevoli.

OCCHIO ALLE CORDATE

Nel frattempo le piste romane (da una parte Stefano Ulisse con Fabrizio Lucchesi e dall’altra un dinamico, specie sui social, Alfredo Morrone con il gruppo di avvocati e imprenditori) continuano ad essere contattati da Moriconi (in quale veste non si capisce). Noi delle cordate romane o meno ci fidiamo poco. Specie in questi chiari di luna dove la confusione regna sovrana. E dove, persone serie, non si avvicinano neanche per sbaglio. —

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