Il Tirreno

Don Raffaello: in riunione ho detto le mie ragioni

di Alessandra Vivoli
Don Raffaello: in riunione ho detto le mie ragioni

Il parroco del Duomo: ho citato il Vangelo di Matteo «Don Euro: la gestione della correzione è stata fatta male»

05 ottobre 2017
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MASSA. Non indossa la tonaca. È uno dei pochi in pantaloni, ma si è messo il collarino bianco e la sua croce d’argento ben fissata sul petto.

Va di fretta don Raffaello Piagentini il battagliero parroco del Duomo di Carrara.

«Ho san Francesco anche di là dalla Foce», spiega allontanandosi subito dopo la riunione che lo ha visto protagonista insieme agli altri sacerdoti della Diocesi. Al cospetto del cardinale Pietro Parolin.

Si allontana don Raffaello, e, di fatto, alla messa solenne nella Cattedrale di Massa lui non ci sarà.

Ma, prima di andarsene una domanda è d’obbligo proprio a lui che, con altri sacerdoti, aveva firmato una lunga lettera sul caso don Morini, due anni fa prima che l’indagine della Procura venisse conclusa. In quella missiva si chiedeva, in sostanza, proprio alla Diocesi e al vescovo, una presa di posizione netta nei confronti del parroco conosciuto come don Euro.

A don Raffaello non si può non chiedere se, davanti al numero due del Vaticano, lui, che è sempre così sanguigno e schietto, qualcosa lo abbia detto oppure no su una vicenda tanto delicata e tanto (sembra) confinata fuori dalle mura dei locali delle suore missionarie.

«Ho citato il Vangelo, Matteo (18, 15-17) e Parolin mi ha fatto i complimenti»: comincia col dire don Piagentini, tirando fuori il suo di Vangelo.

E poi aggiunge: «Io gliel’ho detto che la gestione della correzione è stata fatta male».

Non aggiunge altro, perché don Raffaello va sempre di fretta. Ma i versetti del Vangelo di Matteo che ha citato, a cospetto del numero due della Santa Sede sono molto chiari.

«Se il tuo fratello commette una colpa, va’e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello. Se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all’assemblea; e se non ascolterà neanche l’assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano».

È questa la citazione che don Raffaello Piagentini ha fatto nell’assise dei sacerdoti. Versetti del Vangelo che, parafrasati dicono le stesse cose che il parroco del Duomo insieme a altri sacerdoti scrisse nel momento che il caso don Euro stava già diventando scomodo per la Chiesa.

In sostanza, anche se con il linguaggio aulico, la domanda è molto chiara. E attuale: «Perché non avete preso le distanze da don Luca Morini? Perché – per dirla col Vangelo – non l’avete trattata come pagano e pubblicano? »

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