Il Tirreno

Il quasi strappo con il Pd di Anghelè e Carmassi

di Manuela D’Angelo
Il quasi strappo con il Pd di Anghelè e Carmassi

I due consiglieri fondano l’associazione “Massa città d’Europa”, con loro anche Uzzo, Minuto, pezzi della società civile. «Pronti a esprimere un nostro candidato»

28 ottobre 2017
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MASSA. Nasce una nuova associazione politico-culturale, che si definisce europeista, federalista, sul modello pensato da Altiero Spinelli, e che vuole diventare un ostacolo ai pericolosi populismi dell’ultimo millennio, un argine per la tenuta della democrazie, e si dichiara pronta a ricompattare il centro sinistra locale, ma anche a scendere in campo con autonomia, se non dovesse bastare. Fondatori di questa nuova avventura sono Luca Anghelè e Daniele Carmassi (quest’ultimo, ieri, non ha potuto partecipare all'incontro di presentazione per motivi di lavoro), entrambi provenienti dal “civismo” cittadino, entrambi consiglieri comunali del Partito democratico. E per il momento non lasciano il Pd.

“Massa città d’Europa” si chiama questa neonata associazione che vede tra i suoi primi amici un gruppo di persone piuttosto conosciute: l’architetto Federico Uzzo; l’ex della 28 Aprile (ne fu uno dei fondatori) Giuliano Minuto, l’ex dirigente comunale Pier Luig Bellè ( anche loro tesserati Pd); il commercialista Pietro Giorgi e la progettista Francesca Abiuso, massese anche se da anni adottata a Firenze.

Anghelè e Carmassi hanno deciso di lanciare un nuovo progetto che, al momento, non vuole essere una alternativa al Pd, anzi, un suo alleato: «Non parliamo una lingua diversa da quella del Partito Democratico- spiega Anghelè- anzi, crediamo di essere una voce autorevole del movimento che nell’Europa dice di credere molto. Pensiamo che rilanciare il progetto Europa non sia utopia e che possa aiutare a governare meglio le città in cui viviamo. Il nostro obiettivo è governare Massa seguendo i modelli di sviluppo di una città europea ed europeista, con ambizione certo, affrontando le grandi sfide che non appartengono soltanto alle grandi metropoli, come la sicurezza, l’immigrazione, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’ambiente, i rifiuti, le politiche del turismo e la cultura».

Inizia così il dialogo con piccoli pezzi della città, professionisti, uomini e donne del centro sinistra al momento “indecisi”, giovani a cui verrà affidata, in futuro, la nuova classe dirigente del paese. «L’offerta politica oggi- ammette Anghelè- è carente. Non voglio nascondermi dietro ad un dito. Sono entrato nel Pd con grandi mal di pancia e ho continuato ad averne fino ad oggi; ho visto scontrarsi per il congresso due mondi di tessere senza capire quale fosse la differenza tra i due e di tessere ho solo rinnovato la mia. Spero ancora che le cose possano cambiare e che si riesca a dialogare insieme. Per questo non lascio il Pd. Però vogliamo le primarie: il Pd ha grande bisogno di rinnovare la sua classe dirigente».

Obiettivo fare in modo che l’Europa torni al centro delle politiche locali, dando forza, ad esempio, alla delega per le politiche comunitarie, oggi senza peso, tornando ad occuparsi dei fondi europei, con la capacità di attrarli e di utilizzarli al meglio, programmare, pianificare e progettare, per rendere la città più sicura, più pulita, più inclusiva. «Vogliamo far parte della nuova coalizione di centro sinistra che si presenterà alle elezioni amministrative di Massa- conclude Anghelè-; valuteremo le forze in campo, i nomi e i cognomi, i programmi, le idee e sosterremo la maggioranza; ma siamo pronti anche ad esprimere una candidatura autonoma».Nei prossimi giorni verrà formalizzata l'associazione e nominati il presidente e il vice, il logo è quasi già pronto, sarà europeista.

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