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Una nuova guida per i tesori del Duomo di Carrara

Una nuova guida per i tesori del Duomo di Carrara

Folla alla presentazione dell’opera e inaugurata la nuova collocazione della vasca battesimale del ’500

15 gennaio 2018
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Spesso non ci accorgiamo della bellezza che abbiamo sotto gli occhi perché siamo abituati a vederla e non sei più capace di apprezzarle, spiega Don Raffaello Piagentini, parroco del Duomo che fa gli onori di casa nella Chiesa principale della città colma per l’occasione. Un’occasione molto speciale infatti, a rendere onore e merito nei confronti di uno dei duomi toscani più belli: la presentazione della guida storico-artistica della Chiesa di Sant’Andrea, il nostro Duomo appunto, scritta a quattro mani da Giancarlo Paoletti e Davide Lambruschi, corredato dalle fotografie di Ennio Biggi e l’inaugurazione della vasca battesimale ciquecentesca nella sua nuova ubicazione, che è stata rimossa infatti dal Battistero per essere spostata all’interno del Duomo. «Il nostro Duomo è di una bellezza inaudita-ha commentato con enfasi il parroco-perché fatto da orafi, portatori di meravigliose oreficerie, che celebriamo oggi presentando questo libro e inaugurando la nuova collocazione del fonte battesimale esagonale policromo e monolitico, perché un unico pezzo quindi, forgiato con colpi di subbia e martello, del peso di ben 3 tonnellate e mezzo». Una ubicazione, ha sottolineato il parroco, che riporta il Battistero alla sua primitiva bellezza, recuperando spazi fino ad ora sottratti.
Alla presentazione della guida "Il Duomo di Carrara", lo studioso locale Pietro Di Pierro, console del Touring Club Italiano ha espresso la sua stima e il suo entusiasmo nei confronti della stesura della guida: «Il lettore troverà una sintesi del patrimonio artistico condensato tra le antiche mura, particolare per particolare-aggiungendo, dopo un’appassionata quanto precisa carellata delle opere d’arte protagoniste della ricchezza della chiesa-spero quindi che questo strumento, che si presta a più livelli di lettura aiuti a vedere Carrara nell’ottica di una città d’arte: non solo marmo nel senso di cave e di turismo mordi e fuggi ma da osservare attentamente come un vero museo diffuso».
L’intervento di Davide Lambruschi che si è soffermato su molti elementi artistici del Duomo, è stato allo stesso modo particolarmente seguito dai presenti: dagli affreschi risalenti ai secoli XV e XVI, delle antichissime pitture murali riportate alla luce nel corso dei restauri del 1947, buona parte delle quali sono state coperte da altari eretti successivamente, al prezioso altare di San Ceccardo, in marmo bianco risalente alla fine del XVI secolo, all’Altorilievo dell’Incoronazione, opera del Guardi che rappresenta l’Incoronazione della Vergine Maria. E poi gli esterni con la struttura architettonica composita e il magnifico rosone. Un sentito ringraziamento va quindi, da parte della comunità intera al Rotary Genova Centro storico e al Rotary Club Carrara e Massa che hanno finanziato lo spostamento della vasca battesimale e alla Fondazione Cassa di risparmio di Carrara, alla Fondazione Giorgio Conti, la Diocesi di Massa Carrara, il Rotary Club di Massa Carrara assime infine al Rotary Club Marina di Massa e Apuane del Centenario, che hanno finanziato la guida. L’assessore alla cultura Federica Forti ha infatti usato parole di riconoscenza: «Mi riempie il cuore vedere la città che si riappropria dei suoi spazi: sono passi di un percorso che l’ammnistrazione ha intenzione di seguire e supportare. Saluto con soddisfazione quindi questa guida che si dimostrerà un valido strumento per i turisti in visita che verranno a scoprire questa meraviglia».

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