Il Tirreno

L’escort: «Ora auspico una condanna esemplare»

L’escort: «Ora auspico una condanna esemplare»

Il grande accusatore: finalmente è diventato solo il signor Morini Ma è tardivo il provvedimento che gli ha tolto lo stato clericale

03 marzo 2018
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CARRARA. La decisione del Vaticano è arrivata l’altro giorno, a meno di una settimana dall’udienza preliminare dell’otto marzo che dovrebbe mettere un primo punto, a livello giudiziario, sulla vicenda di don Luca Morini. Il gup dovrà decidere infatti se rinviare a processo don Euro, così come è conosciuto da tutti, il 57enne di Pontasserchio, ma intanto la “sentenza” della chiesa è già arrivata: Morini nonè più prete, non potrà più dire messa e solo il Papa, nessun altro, potrebbe riportarlo allo stato clericale.

L’incognita della casa di Marina di Massa. Da tempo è diventata il suo rifugio, quella in cui praticamente si è barricato, non uscendo più nemmeno per andare a fare la spesa. La palazzina gialla di marina di Massa, pagata dalla Curia, è il buen ritiro di don Luca Morini fin dai tempi più bui, quelli dell’avvio della maxi indagine a suo carico con tanto di video e interviste alle Iene insieme agli escort.

Adesso la decisione del vaticano potrebbe far crollare anche l’ultima certezza, l’ultimo feudo di don Euro: potrebbe infatti perdere l’utilizzo della abitazione e, con il denaro dei conti correnti sequestrato, per lui si profilerebbe uno scenario di grande difficoltà.

L’escort accusatore: ora confido in una condanna esemplare. Affida il suo commento a un lungo post su facebook l’avvocato-escort Francesco Mangiacapra.

«Quando ho lasciato gli studi Mediaset, dove mi trovavo per l'intervista a Pomeriggio 5, ho appreso che il signor Luca Morini è stato finalmente ridotto allo stato laicale. Mi sono commosso. In questi tre anni in cui mi sono speso per ottenere questo risultato, ho sempre immaginato che questo traguardo, che a volte appariva irraggiungibile, mi avrebbe appagato e reso sereno - scrive Mangiacapra - Oggi non riesco a gioire perché mi rendo conto che questo provvedimento, tardivo, non cancella il dolore e la frustrazione che questo ex sacerdote ha provocato negli anni ai tanti fedeli, alle tante persone che avevano riposto in lui fiducia, speranze e denaro, a una intera comunità che per colpa di un prete incoerente ha visto vacillare la propria fede nei confronti di un'intera istituzione. Il vescovo Santucci risolve così la questione etica, senza fare un mea culpa, senza spiegare perché nessuno in oltre vent'anni si sia mai accorto di tutto ciò che poi il sottoscritto ha scoperchiato. I giudici della Procura faranno adesso il loro lavoro per quello che riguarda la vicenda giuridica, dove anche il vescovo è coinvolto. Io mi chiedo, ora che Morini ha perso i benefit offerti dalla Chiesa Cattolica, chi pagherà il suo avvocato, cosa sarà del suo tesoretto di quasi un milione di euro (che formalmente appartiene a lui), e cosa sarà della villetta in cui vive insieme alla sua domestica.«

«Solo quando risolverò questi dubbi potrò iniziare a pensare che un minimo di giustizia sia stata ripristinata - continua - Non mi interessa per ora vantarmi del merito del primato, perché non sarà questo a far chiudere le cicatrici delle tante vittime di questa strage etica. Voglio condividere questo merito anche con quei fedeli che hanno trovato di aggiungere la propria voce al coro che è partito dopo il mio assolo. Ancora desidero condividerlo con quei sacerdoti che, senza remore, si sono schierati sin da subito contro il proprio indegno collega».

«Non basta strappare un colletto bianco per cancellare il dolore delle persone ma questo è un passaggio importante per arrivare al vero risultato auspicabile: una condanna penale esemplare- conclude il suo post Mangiacapra - Addio don Euro, benvenuto signor Morini. Spero tu possa comprendere il valore del lavoro, del sacrificio e del denaro. Non è troppo tardi».

(a.v.)

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