Il Tirreno

«Le primarie distruggono la sinistra»

«Le primarie distruggono la sinistra»

Paolini (Sinistra Italiana) per il Volpi bis, ma critica l’Mdp: al tavolo dovevano andare

11 marzo 2018
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MASSA. Siamo contro le primarie, siamo per un Volpi bis, ma Liberi e Uguali ha fatto male a non partecipare al tavolo del centrosinistra sulle elezioni amministrative avviato dal Pd. Così Carlo Paolini di Sinistra Italiana “marca” un certo dissenso dagli alleati del Mdp. «Liberi e Uguali – dice ancora – non è un partito, non lo è ancora, è solo un accordo elettorale tra Sinistra italiana, Mdp, Possibile. A livello locale non c’è un portavoce o un coordinatore ma solo una assemblea. Spero che a partire dal livello nazionale diventi un partito di sinistra. Ma diciamo chiaramente ai compagni di Mdp di Massa che non possiamo essere il partito degli ex Pd delusi da Renzi. Vogliamo essere quel partito di sinistra che oggi in Italia manca. Uilian Berti e Adriano Tongiani hanno sbagliato a non partecipare alla riunione del centrosinistra allargato perché sono rimasti ancora dentro alle polemiche e alle logiche del Pd di Renzi».

Ma se ci sono beghe interne, sulle prossime elezioni amministrative, la posizione di Paolini è in linea con Mdp: «Sinistra italiana vuole costruire una ampia alleanza di centrosinistra su base programmatica attorno al sindaco Volpi senza primarie e partire subito per la campagna elettorale perché la corsa dopo Carrara e dopo le elezioni politiche è tutta in salita» Le primarie, aggiunge Paolini citando il consigliere di Sinistra Italiana Loreno Vivoli «sono una bomba per distruggere il centrosinistra. Il proliferare di candidati alle primarie è un segno di divisione non di unità. I nostri avversari politici ridono e ci lasciano fare, gli elettori di centrosinistra ci guardano sconcertati o indignati per questo gioco al massacro. Invece di valorizzare gli obiettivi raggiunti dalla amministrazione Volpi si fa il tiro a bersaglio sul sindaco. Chiediamo a tutti senso di responsabilità. In particolar modo ci rivolgiamo al Pd, partito che esprime il sindaco: di quante sconfitte ha ancora bisogno per superare le proprie divisioni interne? La stagione di Renzi è finita, l’autosufficienza del Pd è stata una illusione. Ora si deve costruire una alleanza ampia delle forze democratiche e progressiste. Nella catastrofe del 4 marzo ricoro che nel Lazio Nicola Zingaretti ha vinto le regionali alleato con la sinistra, non contro».



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