Il Tirreno

Volpi: con noi competenza onestà e buon governo

Volpi: con noi competenza onestà e buon governo

Il sindaco uscente lancia le sette liste che lo appoggiano ed elogia l’unità del centrosinistra: essere qui tutti insieme è già una vittoria, siamo il futuro

16 maggio 2018
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MASSA. L’adunata delle sette liste. È un rito pubblico per celebrare la ritrovata unità di un centrosinistra che, appoggiando il sindaco uscente Alessandro Volpi, si ricompatta. Perse le ali, più vocato al centro, ma unito.

Per dirsi sì pubblicamente, i volpiani ritrovati e i volpiani mai andati via scelgono piazza Narcisi, dietro l’ex mercato coperto. «Un simbolo - come dirà nel suo intervento Anna Valeria Aurino, giovane candidata nella lista “Volpi sindaco” - perché inaugurata dal nostro sindaco e capace di rappresentare la costruzione di un pezzo di città che poi serve a tutti».

Sfuma la musica negli altoparlanti, Volpi parla per primo. «Sette liste sono tante - dice il primo cittadino - ma vuol dire che c’è tanto amore per la città, voglia di impegnarsi». Elogia il percorso delle primarie, rende ancora, stavolta in piazza, l’onore delle armi al suo sfidante Simone Ortori che lo ascolta da basso. «Primarie sono state importanti, sembravano avere un peso relativo e invece hanno messo insieme una comunità. Abbiamo dimostrato di sapere stare uniti, laddove le divisioni altrove hanno portato a esiti disastrosi». Chiedere al Pd di Carrara.

Si dice convinto di «potere, dovere vincere», il sindaco. «Ci mettiamo la competenza, i risultati raggiunti e l’onestà». Da sotto lo applaudono anche l’onorevole Martina Nardi e il consigliere Giacomo Bugliani. Alla fine sono tutti insieme.

E dire che tra primarie chieste, respinte, trattate e quasi saltate, si era andati vicini alla frammentazione. E invece. In piazza ci sono tutti: gli arancioni che ancora fanno riferimento all’ex sindaco Roberto Pucci, che si attarda a parlare con Volpi a inizio kermesse, il Pd, l’Articolo Primo di Simone Ortori, Luca Anghelè e Sinistra italiana in nuova alleanza e ovviamente gli assessori della giunta. Defilato, ma attorniato dai suoi, ascolta le voci che si danno il cambio il vicesindaco Uilian Berti.

Se la forma in politica spesso cela, o disvela, la sostanza, allora non si può notare come il primo a parlare sia Fabrizio Brizzi per gli arancioni. Cinque anni di opposizione e ora eccoli lì. Brizzi, come Edith Piaff, non rimpiange nulla. «Sono emozionato - dice il politico navigato - bisogna dare atto al Pd e Volpi di avere creduto nelle primarie che noi abbiamo tante volte chiesto. Sì, noi veniamo da cinque anni all’opposizione, ma un’opposizione di governo. Fatta per il bene della città. E per questo, in nome dell’unità e di obiettivi come il regolamento urbanistico, abbiamo deciso diripartire insieme». Poi la stoccata all’alleato di qualche mese Sergio Menchini: «Non un’ammucchiata ma un progetto comune, non come chi sceglie vicesindaci in partenza». Ogni riferimento a Stefano Caruso è voluto.

Arriva il turno di Sabrina Bertelloni, concisa e spontanea che sprona i candidati: «Non abbiate timore, in 5 anni in consiglio ho imparato più che in 30 di politica». Salgono sul palco insieme Luca Anghelè e Francesco Anselmi, uniti nella lista “Sinistra Massa città D’Europa”. Per Anghelè «si tratta di portare l’idea di un’Europa non dell’austerità ma dell’erasmus e dei fondi strutturali».

Poi Riccardo Pelliccia per Articolo Primo e Marco Odone per Amare Massa. Chiude il segretario Pd Luca Perinelli. Flemma da quadro di partito, prova l’intervento immaginifico. «Vi guardo da qua e vi dico che è bellissimo perché la città è bellissima. Andiamo avanti uniti. È la nostra forza, anche quella del Pd, di confrontarsi e rimanere uniti». Riparte la musica: è Lou Reed, “There is no time”. Sì, c’è solo un mese. Destra unita e 5 Stelle sono pronti alla sfida

Libero Red Dolce



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