Il Tirreno

Flussi elettorali in città: porte girevoli tra Pd e Lega

di Libero Red Dolce
Flussi elettorali in città: porte girevoli tra Pd e Lega

I Dem recuperano i voti perduti alle politiche, il Carroccio rosicchia rispetto al 2013 Forza Italia si disperde tra il partito di Salvini e liste civiche, abbastanza fedeli i grillini

15 giugno 2018
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MASSA. Tanti che hanno messo la “X” su Salvini premier il 4 marzo, hanno deciso di tornare a casa per sostenere Volpi sindaco pochi mesi dopo. Quasi altrettanti però, che lo avevano sostenuto tra le fila del Pd nel 2013, hanno deciso di cambiare sponda cinque anni dopo, sostenendo la Lega.

L’analisi dei flussi incrociato, tra le precedenti amministrative e le attuali e tra queste le politiche del 4 marzo, rilevando la contesa degli elettori tra le due principali forze di centro sinistra e centro destra. A dispetto di quanto si può credere, Pd e Lega si contendono una buona parte dell’elettorato. Almeno di quello massese.

«C’è un errore statistico del 10%, diciamo interno al metodo. Ma è quello che utilizza anche Ipsos per fare queste rilevazioni e mette insieme un po’ di cose interessanti. Quello di Massa è un gruppo omogeneo, un gruppo "omogeneo", non si potrebbe assolutamente fare se avessimo un campione troppo ampio», spiega Riccardo Mannella, autore dell’analisi.

Cosa succede invece a Forza Italia, che è in lenta ma costante contrazione? Nel 2013 si chiamava ancora Popolo della Libertà e se soltanto 306 dei suoi elettori hanno deciso di confermare il voto al partito di Berlusconi (e del consigliere Stefano Benedetti), dai flussi si vede bene come la loro preferenza sia andata alle liste, Lega compresa (ben 500) che sostengono Persiani. Insomma, non hanno cambiato idea. Hanno cambiato partito. E proprio da partiti di destra la lista civica che appoggia Francesco Persiani, “Persiani sindaco”, ha drenato i suoi voti. La lista ovviamente nel 2013 non esisteva, ma la collocazione del suo elettoralo è evidente e piuttosto stabile nel tempo.

Capitolo 5 Stelle. I voti espressi alle politiche di Marzo tornano quasi tutti a casa. Quasi. Una parte di questi, circa 500, vanno invece al partner di governo. Non un travaso, come si temeva tra i pentastellati, ma un segnale. Più fedeltà hanno mostrato nelle due tornate amministrative, tornando quasi in toto a casa. Con qualche sorprendente transfugo tra i menchiniani e in Forza Italia.

Non c’è soltanto un elettorato infedele a Massa, ma ci sono anche i fedelissimi che ritornano a casa. Un caso interessante è quello di chi alle amministrative del 2013 votò il Partito socialista italiano, eleggendo il consigliere comunale Giancarlo Casotti, è tornata abbastanza fedelmente a casa. Infatti 775 voti sono finiti la scorsa domenica alla lista a sostegno del candidato Sergio Menchini “Ascoltare per fare”, di fatto i socialisti che appoggiano l’avvocato. Proprio dove si è candidato Casotti.

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