Il Tirreno

«Noi? Opposizione ma di governo»

«Noi? Opposizione ma di governo»

Menchini parla di possibili convergenze sui programmi Contatti in corso con Persiani, possibile un assessorato

26 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA





MASSA. «Opposizione di governo». Sergio Menchini ha di certo avuto le trovate linguistiche migliori in questa tornata elettorale. Mimetico, non si scopre e trova comunque l’espressione per spiegare quale sarà il suo ruolo e quello dei due consiglieri di area nel prossimo consiglio.

E d’altronde, a ridosso del voto di domenica, era Menchini che dietro a una dichiarazione in negativo - «non voterò Volpi - aveva spostato i suoi voti su Persiani. Con un gesto appena percepibile. Ma pesante.

Tra tribunali, politica e poltrone di rilievo chi meglio di Menchini ha saputo costruire una lingua felpata, attenta. Che dichiara senza essere chiara. Cos’è l’opposizione di governo? Semplice. E spiega: «Ci sono quattro punti di importante convergenza con il programma di Persiani: rivisitare il regolamento urbanistico che non dà sviluppo alla città, il rilancio del turismo, riaprire il teatro Guglielmi e la lotta all’erosione della costa e netta opposizione all’ampliamento del porto di Marina di Carrara».

Ecco, tutto lascerebbe intendere che l’intesa è possibile. Magari anche nei nomi. Qualche assessorato o ruolo di governo per un’area che i suoi numeri li ha riversati quasi in massa su Persiani. Su questo Menchini però frena e si nasconde dietro i consueti labirinti di parole. «Io ho sempre detto con chiarezza che non avevamo accordi con nessuno. Noi saremo in consiglio per difendere questi elementi di programma, se poi strada facendo dovessero emergere possibilità di condivisione forte allora ci siederemo e vedremo cosa fare».

Dietro l’abile diplomazia del leader però si muove una rete di contatti. L’apporto numerico non è stato irrilevante nella vittoria di Persiani. Lo sanno entrambe le parti. E i menchiniani, pur non chiedendo, stanno alla finestra. L’iniziativa la lasciano ai vincitori. L’idea è: se siamo stati utili, misurate voi come questo potrebbe tornare indietro.

L’ipotesi di un assessorato è tutt’altro che campata in aria. Anche se per un ruolo da vicesindaco per sé Menchini è categorico: «Non se ne parla, io rimango fuori. È giusto che governi chi ha vinto e ne resto fuori. Ci possono essere soggetti d’area, ma devono ritenerlo dalla maggioranza». Le liste di Menchini che hanno sostenuto Persiani si incontrano oggi. Ma c’è anche un incontro tra Menchini e la maggioranza in agenda a breve. Brevissimo. È un valzer e ba ballato finché la musica gira.

Libero Red Dolce

Primo piano
L’inchiesta

Corruzione, le intercettazioni: “barca” e “caviale”, le parole in codice tra Giovanni Toti e Aldo Spinelli