Il Tirreno

polemiche sulla giunta 

Il sindaco di Massa risponde al “fuoco amico”: cambiati pesi politici

Libero Red Dolce
Il sindaco di Massa risponde al “fuoco amico”: cambiati pesi politici

Persiani: «Fi e Fdi hanno preso meno voti della lista civica» Difende le sue scelte e annuncia novità per fine mese

07 luglio 2018
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MASSA

Lo hanno accusato di non aver rispettato gli accordi politici e il sindaco Francesco Persiani raccoglie i malumori e non indietreggia: «Chi parla a nome dei partiti ha la mia attenzione, però io ho scelto liberamente com’è nelle prerogative del sindaco. Qualcosa tra il voto e dopo il voto, in termini di peso politico, è cambiato. E andava ascoltato».

La grandinata di critiche era piovute subito dopo la nomina della giunta, con tanti tecnici e un sostanziale alleggerimento del peso politico di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Per gli azzurri addirittura nessun assessore e il senatore Massimo Mallegni si è fatto sentire, chiedendo un incontro di chiarimento nella maggioranza.

Garbo e fermezza sono la risposta del neo sindaco. «Tutti i membri della coalizione sono stati interpellati e si sono prodigati per darmi le migliori possibili per quello che ritenevano. Si è anche ribadito che la nomina comunque ricadeva sul sindaco, perché poi è lui a doversi creare la sua squadra. Il senatore Mallegni lamenta il mancato rispetto di accordi. Ne prendo atto, ma non sono d’accordo».

E spiega il contesto in cui sono avvenute le decisioni: «Quando la coalizione ha trovato unità d’intenti ogni componente ha indicato alcune condizioni. Ma sono condizioni politiche, non giuridicamente valide. Ho fatto rilevare che la situazione nel tempo è cambiata. Come ammette lo stesso Mallegni Forza Italia non ha avuto un grande risultato. Non può sbilanciare o avere pretese enormi. La lista civica ha preso più voti di Fratelli d’Italia e Forza Italia messi assieme e non potevo ignorare questa realtà».

Una decisione difficile, non si nasconde Persiani, ma che ritiene aver preso rispettando in fondo l’equilibrio. E dei «cattivi consiglieri» evocati dall’onorevole Giovanni Donzelli non vuole sentire parlare. «Nessun cattivo consigliere, non condivido questo pensiero. Le decisioni sono avvenute a mio insindacabile giudizio come concordato. Loro non possono non dire che io non ho ascoltato più volte le loro richieste».

Si dice comunque tranquillo sulla tenuta della maggioranza: «Auspico che si faccia una riflessione sulla scelta, che è fatta di persone apprezzate e competenti. Siamo a lavoro, entro fine luglio daremo alla cittadinanza informazioni su progressi importanti che stiamo facendo». —

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