Duomo, lo sfogo del parroco: «La chiesa sporcata e offesa»
La denunciaBottiglie e bicchieri di vetro, mozziconi di sigaretta, ma anche odore di urina e profilattici usati sono i resti ritrovati sia il sabato che la domenica mattina, sopra le scalinate e...
La denuncia
Bottiglie e bicchieri di vetro, mozziconi di sigaretta, ma anche odore di urina e profilattici usati sono i resti ritrovati sia il sabato che la domenica mattina, sopra le scalinate e davanti alle porte della cattedrale di Massa.
Il Duomo, edificio religioso più importante della città, ormai da anni, ogni fine settimana, porta i segni delle serate dei giovani in centro. Uno spettacolo indecoroso quello che i fedeli si trovano di fronte quando si recano in chiesa per la messa: «Sono anni che denuncio questo sacrilegio al simbolo religioso e culturale della città - dichiara amareggiato il parroco Don Giulio Rossi - ci ritroviamo noi a dover pulire tutto il sudiciume che la notte i ragazzi lasciano nelle gradinate del Duomo, soprattutto dopo l’una di notte. È drammatico trovare addirittura preservativi nelle zone più nascoste della basilica, prova palese che si sono consumati atti sessuali in un luogo pubblico.
La scorsa settimana durante l’omelia - continua Don Giulio - ho affrontato questo problema con i parrocchiani presenti perché è giusto che tutti siano a conoscenza di quello che sta accadendo. Risultato: a rimediare a posto il disastro sono stati anziani, bambini del catechismo e genitori appena usciti dalla messa».
Oltre che per il degrado che puntualmente si presenta la mattina davanti al Duomo dopo il weekend, Don Giulio Rossi è preoccupato anche per la sicurezza della città e chiede aiuto direttamente alle istituzioni, alle forze dell'ordine e all’amministrazione comunale: «Credo che ci sia anche un giro di droga - ipotizza turbato Don Giulio - perchè l’odore del fumo che io sento salire dalle finestre della mia stanza quando mi affaccio a guardare questi giovani, non è certo odore di tabacco. Faccio appello - continua il parroco - alla nuova amministrazione: dovete intervenire, non potete permettere che la cattedrale di Massa diventi una discarica a cielo aperto e luogo di spaccio di sostanze stupefacenti. Noi da soli, non possiamo certamente risolvere questo grave problema». —
SARA LAVORINI