Il Tirreno

la politica 

Massa, i volpiani e il ritorno alle origini e al civismo. Nasce l’Astrolabio

C.S.
Massa, i volpiani e il ritorno alle origini e al civismo. Nasce l’Astrolabio

L’associazione è aperta  agli iscritti dei partiti ma ammette che il modello  partitico ha visto il fallimento per la sua autoreferenzialità

19 novembre 2018
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MASSA

Entri e l’impressione è che in sala della Resistenza si tenga un dibattito culturale. E di culturale nella nascita dell’associazione Astrolabio c’è molto. La platea, innanzitutto, fotografia di una intellighenzia di sinistra che nei partiti si sente stretta o a disagio, e i temi. Non quelli, immediati, dell’azione amministrativa, ma quelli “più alti” della ricerca dell’identità della sinistra fondata su storia e valori.

Poi a definirla più precisamente l’associazione ci pensano i volti, non soltanto quello dell’ex sindaco Alessandro Volpi (che non interviene) o delle ex assessore Elena Mosti e Silvana Sdoga, degli ex consiglieri Luigi Turri, Eleonora Biancolini o Rosanna Liggio, ma quelli di chi con Volpi ha condiviso un percorso dall’anno zero, dai primi dibattiti al bar l’Incontro, quando la Comasca era ancora un obbiettivo. I volpiani della prima ora, insomma, tra cui Severino Meloni, che l’associazione la presiede.

Viene da pensare che quegli stessi volpiani, in gran parte confluiti nel Pd, adesso stiano cercando un’altra casa. Così se è vero che, nel suo intervento su origine e obiettivi dell’Astrolabio, la portavoce Rita Lucchesi spiega che «l’associazione ha la duttilità dello strumento capace di plasmarsi, di vivere la transizione, di dialogare con i partiti e movimenti e di accogliere i loro iscritti per coinvolgerli in discussioni contaminanti», è altrettanto vero che, nell’incipit di quello stesso intervento, premette che i partiti hanno fallito: «Le sconfitte delle ultime consultazioni elettorali hanno dimostrato la crisi profonda del modello politico basato sulla pretesa autosufficienza dei partiti rispetto alla realtà circostante». E ancora: «La necessità di formulare una severa critica nei confronti delle pretese di autosufficienza dei partiti si lega all’intento di evitare qualsiasi soluzioni in cui organizzazioni sempre più autoreferenti perdano la capacità di capire cosa accade loro intorno». Così se da una parte la domanda - per dirla alla Lubrano - sorge spontanea e viene da chiedersi se quei volpiani che hanno voluto l’associazione rimarranno nel Pd o sceglieranno - ex sindaco in primis- la rottura, dall’altra parte viene da pensare che quella stessa associazione adesso debba far un bello sforzo e andare oltre la platea “selezionata” nel segno della cultura, quasi da sinistra radical-chic e puntare alla gente, come si dice. I cittadini, gli elettori. Il presidente Severino Meloni garantisce che “i temi alti” del primo incontro sono stati proposti per disegnare l’identità di un progetto e tracciare la linea di chi nei valori della sinistra quella identità ancora la trova e assicura che presto i temi saranno calati nelle realtà politico-amministrativa locale. A partire dal regolamento urbanistico.

I valori come faro che orienti l’azione e i progetti amministrativi. Perché l’Astrolabio si propone di stendere una sua agenda politica, evidentemente lontana da quella della destra che governa la città: «Molte - spiega la Lucchesi - saranno le questioni specifiche da riprendere insieme: risanamento ambientale, innovazione del prodotto e di processo nella produzione industriale, governo del territorio in un’ottica di sostenibilità e di tutela delle risorse, infrastrutture materiali e telematiche; rafforzamento dei processi formativi ed assistenziali». — C.S.



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