Il Tirreno

presto una interpellanza in consiglio 

Attacco del Pd al bando Master «Illegittimo l’elenco avvocati»

Attacco del Pd al bando Master «Illegittimo l’elenco avvocati»

L’accusa è di voler smantellare il controllo pubblico sulle entrate fiscali Il gruppo consiliare: dal 2013 mai stati immobili nella lotta all’evasione

27 novembre 2018
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massa. Poca trasparenza, idee confuse e atti inutili o peggio illegittimi. E’ il primo “vero” attacco del partito Democratico di Massa all’amministrazione di Francesco Persiani. Tema dell’affondo: Master. «Lasciano più di una perplessità– iniziano i consiglieri del Pd Gabriele Carioli, Stefano Alberti, Giovanni Giusti e Alessandro Volpi – le dichiarazioni dell’assessore al Bilancio Pierlio Baratta, in merito all’immobilismo nella lotta all'evasione e il bando emesso da Master, di tre giorni successivo, per formare una graduatoria di avvocati a cui affidare incarichi. Il senso, lo diciamo subito, sembra quello di smantellare Master ed il sistema di controllo pubblico sulle entrate fiscali per accontentare qualcuno, con un percorso grossolano, sulla cui legittimità esiste più di un dubbio e che sarà penalizzante per le casse comunali e le tasche dei cittadini». Ma andiamo con ordine: «Dalla fondazione di Master ad oggi– scrive il Pd – la lotta all’evasione ha fatto registrare risultati storici, un dato che si può tranquillamente leggere nei bilanci. Tra il 2014 e il 2017 sono stati fatti controlli sul territorio che hanno riguardato oltre 15 km quadrati di città e hanno portato accertamenti superiori a 7 milioni di euro solo per tassa rifiuti, portando allo scoperto molti casi di evasione totale. A questi si aggiungono i migliaia di controlli su Tarsu, Tari, canoni Ici ed Imu e le verifiche per le mense. Numeri e fatti che fanno a cazzotti con le dichiarazioni del titolare delle finanze e dell'amministratore unico di Master. E ancora: sulla prescrizione non si scherza. Per evitare rischi, nel 2017 sono stati inviati avvisi fino all’ultimo giorno utile con un provvedimento estremamente impopolare. Al momento della costituzione di Master, il Consiglio comunale aveva stabilito di affidarle la gestione dei servizi inerenti le attività di riscossione dei tributi e delle entrate patrimoniali nonché delle attività di supporto connesse, ad esclusione delle fasi di accertamento e contenzioso che restano in capo al Comune. La delibera è quindi molto chiara nell’evidenziare che il contenzioso tributario, a differenza di quanto dichiarato dall’assessore Baratta e confermato nel bando emesso dall’avvocato Panesi, è in capo al Comune, unico soggetto titolato, eventualmente, ad affidare a legali esterni il contenzioso. Quindi il bando per formare un elenco di avvocati, almeno per la parte che riguarda le cause tributarie, è illegittimo. Surreale invece la formazione di una graduatoria per legali, che si occupino per conto di Master di diritto Civile, Amministrativo e Lavoro. Infatti non capiamo davvero a cosa possa servire un albo del genere, se non ipotizzando che Master inizi a far causa al Comune e ai dipendenti. Lasciano molti dubbi anche i criteri di scelta di questi avvocati. Da un lato si fa riferimento alla comprovata esperienza. E ci chiediamo da chi e su quali parametri; dall'altro si fa riferimento alla scelta in ordine alfabetico. E tra i requisiti si evidenzia l’incompatibilità per i legali che hanno contenziosi con il Comune. Ma nulla si specifica rispetto alle situazioni degli studi associati dove magari un socio è difensore del contribuente e l'altro si iscrive come difensore della Master. Inoltre, per finire in bellezza, nulla si specifica sui metodi di pagamento Ovviamente su questo tema presenteremo un'interpellanza» —



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