Il Tirreno

le risposte della politica 

Mottini: «Un regolamento per la tutela del centro»

M.D.A
Mottini: «Un regolamento per la tutela del centro»

L’atto permetterà al Comune di scegliere la tipologia di attività da autorizzare FdI: «Basta kebabbari, ci batteremo per il commercio autoctono come Pistoia»

03 gennaio 2019
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massa. Troppe serrande si sono abbassate in questi ultimi mesi a Massa, e troppo pochi sono invece quelle che aprono.

Della tipologia degli esercizi commerciali si può discutere, ma l’avanzata dei cinesi in centro storico preoccupa anche l’amministrazione comunale. «Precisiamo subito un punto – inizia il vicesindaco anche assessore alle Attività produttive Guido Mottini – Se oggi un qualunque soggetto chiede una autorizzazione al Comune, portando le carte in regola per la Camera di Commercio, noi abbiamo le mani legate. Non abbiamo la possibilità di negare nessun permesso. Per questo stiamo lavorando ad un nuovo “regolamento”, sulla riga di quello già approvato in altre parti della Toscana. Stiamo lavorando al nostro “regolamento per la valorizzazione del centro storico e per la qualificazione del commercio”, l’unico strumento che in futuro ci permetterà di scegliere la tipologia di attività che vogliamo in centro storico. Ovviamente sarà un percorso lungo, partecipato con le categorie e i commercianti stessi». Il vicesindaco ammette anche che in centro a Massa il problema degli affitti, arrivati alle stelle, va affrontato: «Occorreranno incontri con i proprietari dei fondi, che ovviamente non possiamo costringere a venirci incontro. Ma ci sarà la possibilità di intervenire sulle tasse comunali, e di incentivare la nuova imprenditoria. Sono tutte cose a cui dobbiamo lavorare nei prossimi mesi».

Un piccolo bilancio sull’attività dell’Amministrazione lo fanno anche gli alleati della Lega e Persiani, ovvero Fratelli d’Italia: «Fin dal primo momento ci siamo trovati di fronte ad una situazione veramente rovinosa – inizia Gianfranco Baldi, coordinatore comunale – dovuta ad anni ed anni di incuria in ogni settore: poca pulizia della città, decoro urbano inesistente, strade dissestate e piene di buche molto pericolose, scarsità di fondi nel bilancio comunale per far fronte alle urgenze, necessità di rivedere completamente la contabilità comunale per accertarne la trasparenza, commercio allo stremo delle forze, turismo non supportato adeguatamente da azioni di marketing, industria ed artigianato non in grado di garantire lavoro continuativo ad una città che, invece, ne avrebbe assoluto bisogno. Uno dei temi speculari che Fratelli d’Italia intende affrontare è quello del commercio: la città ha già “aperto” anche troppo all’invasione di attività in settori, come quello della ristorazione e dei bar, che dovrebbero avere come punto di riferimento una certa professionalità ed invece troppo spesso lasciano a desiderare, anche dal punto di vista igienico. In città non esiste quasi più un negozio di generi alimentari dove acquistare un kg di farina per la polenta o farsi confezionare un buon panino con la mortadella però, in compenso, prolificano i kebab.

Non lo possiamo più tollerare e riteniamo che si debba fare qualcosa di molto forte per impedire lo svuotamento del commercio autoctono ed in tal senso ci comporteremo politicamente perché siamo convinti che la conservazione delle nostre tradizioni, degli usi e delle radici siano un patrimonio» — M.D.A

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