Veglia di preghiera in piazza per la mostra «blasfema»
Di fronte a Palazzo Ducale, che ospita il Cristo in slip leopordati di Veneziano stamani alle 11 l’appuntamento promosso dall’associazione “Via Verità Vita”
MASSA. “Perché si insulta Gesù? Perché si offende il sentimento religioso? Perché si perseguitano i cristiani? ”. Se lo chiede l’associazione “Via Verità Vita” con sede a Pisa ed Empoli, che ha organizzato una veglia di preghiera questa mattina alle 11 in piazza Aranci a Massa. La veglia, come spiegano i promotori, si terrà di fronte al Palazzo Ducale, che ospita una mostra di Giuseppe Veneziano in cui è esposto un Cristo crocifisso ritenuto blasfemo, in slip leopardati. Sulla croce, invece di InrI (Gesù Nazareno Re dei Giudei), è scritto Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali). C’è anche un quadro che rappresenta Gesù e gli Apostoli all’ultima cena intenti a scattarsi dei selfie. La mostra è patrocinata dal Comune di Massa.
La veglia di preghiera – aggiungono dalla associazione – «intende anche ricordare che in Occidente la religione cristiana è derisa e insultata, e nel mondo, nel solo 2018, sono stati uccisi per la loro fede oltre 4300 cristiani, oltre 3000 quelli arrestati e quasi 2000 sono gli edifici religiosi attaccati. In Asia, un cristiano su tre è definibile perseguitato (dati del rapporto World Watch List 2019, di Open Doors)».
La presidente dell’associazione è l’avvocato Tessa Gnesi: «L’associazione Via Verità Vita che rappresento è senza scopo di lucro, ha sede legale a Pisa e sede operativa a Empoli. Si è costituita due anni fa ed i consensi sono in crescita. Ha simpatizzanti in tutto il territorio italiano per la sua sensibilità ai valori universali, per la diffusione della cultura pro-vita e dell’etica cristiana, secondo i principi della dottrina sociale della Chiesa Cattolica, con progettazione sociale, sostegno alla famiglia e alla scuola con attività scientifica di studio e divulgativa. In sintesi l’associazione – prosegue – rifugge la ingiusta discriminazione, la prevaricazione e l’emarginazione sociale, promuove l’uguaglianza ed il rispetto della dignità del bambino e del fanciullo. Favorisce la divulgazione delle arti, dello studio dei grandi della letteratura e della vita dei santi, anche con progetti che sviluppino l’etica del buono del bello e dell’eroico. Si propone di tutelare il rispetto del sentimento cristiano contro ogni comportamento blasfemo e offensivo. Promuove il volontariato e le opere di bene e di aiuto agli ultimi».
E ricorda: «Di fronte alla blasfemia e alla mancanza di rispetto del sentimento cristiano, peraltro tutelato anche dall’ordinamento italiano, il cristiano può anche pregare in riparazione. Quella di domani (stamattina per chi legge, ndr) è una semplice testimonianza di questo, senza nessun clamore e senza grandi numeri, salvo quelli dei cristiani uccisi nel mondo che sono stati, in Occidente, 4. 305 solo nel 2018 e di quelli perseguitati e incarcerati senza processo. L’associazione ha ricevuto decine e decine di manifestazione di sostegno per questa iniziativa e la comunicazione che saranno moltissimi i cristiani che alle 11 si uniranno in gruppi di preghiera di riparazione in varie città di Italia». L’iniziativa non è stata comunicata, a quanto risulta, al vescovo Giovanni Santucci. –