Il Tirreno

verso il posticipo di lunedì 

Papà Francesco Buglio parla del figlio Davide: «Ha le idee chiare»

LUCA SANTONI

Gioca nell’Arezzo, ha vent’anni e ha già segnato 4 gol «L’altro figlio Angelo? Ricordo un suo rigore determinante»

17 novembre 2018
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CARRARA

Uno dei suoi figli ha giocato con la maglia della Carrarese, l'altro la affronterà da avversario lunedì prossimo. A pochi giorni dal derby d'alta classifica di Arezzo, l'allenatore Francesco Buglio (ex tecnico di Casale, San Marino e Alessandria) ci racconta di Angelo, alla Carrarese dal 2005 al 2007, e di Davide, classe ’98, che in questi mesi, proprio con la maglia dell'Arezzo di mister Alessandro Dal Canto, sta vivendo un esordio strepitoso nel mondo dei prof, con 4 gol segnati in 11 gare.

Si aspettava un inizio così buono da parte di suo figlio? «Lui ha delle scuole importanti alle spalle. Dopo le giovanili nella Croce Verde, ha vissuto un'esperienza di due anni a Milano con l'Inter, dove è diventato campione d'Italia Giovanissimi Nazionali. Poi è passato all'Empoli. Con Dal Canto allenatore ha giocato una finale al Torneo di Viareggio. L'anno scorso ha vinto il Campionato Primavera della Serie B dell'Empoli. Ha fatto anche panchina in Serie A. Si è allenato con la prima squadra dell'Empoli e quest'anno con Dal Canto è arrivata la chiamata dell'Arezzo. L'allenatore già lo conosceva e per Davide è un maestro. Il mister è stato molto bravo e gli sta insegnando tanto. Davide aveva sempre giocato davanti alla difesa da playmaker, infatti il suo idolo è Pirlo, ma Dal Canto lo ha spostato mezzala sinistra e lì sta dando grandi soddisfazioni all'allenatore, alla squadra, alla società e anche alla famiglia. Davide come Angelo sono ragazzi di grandi valori e principi: serietà, cultura e professionalità. Nel nostro lavoro serve sempre tanta fortuna e salute. Da genitore gli auguro tutto il bene possibile. Di qualità ne ha tante. Ha sensibilità sul piede, senso dell'inserimento, segna e fa assist, fa bene le due fasi. Visto che sono a casa, lunedì lo andremo a trovare ad Arezzo, per vederlo giocare».

Anche Angelo qua a Carrara ha lasciato un buon ricordo, anche se la squadra in C2 aveva vissuto stagioni difficili. «Mi ricordo che Angelo con la Carrarese realizzò un calcio di rigore ai play-out (andata contro il Rieti ndc). Quella palla scottava. Fu un rigore importante. Anche in seguito, ogni volta che da allenatore avversario affrontavo la Carrarese, il direttore Devoti appena mi vedeva, mi faceva i complimenti per l'educazione di Angelo e mi chiedeva di salutarlo. Sono cose che fanno piacere. Lo stesso vale per Davide. Il merito va tutto a mia moglie Maria Teresa. E' lei che li ha fatti diplomare entrambi. Noi parliamo di calcio, ma senza la mamma non sarebbe stata la stessa cosa. Ci sono buoni valori e principi sani nella nostra famiglia. Davide ad Arezzo è entrato in uno spogliatoio di grandi e subito hanno apprezzato i suoi valori umani, prima ancora di quelli tecnici. Il fatto che da un settore giovanile sia riuscito ad inserirsi subito in prima squadra, significa che il ragazzo ha le idee chiare e vuole percorrere questa strada. Non è una cosa facile. Lo spogliatoio dei grandi non è come quello della Primavera. I ragazzi si devono adattare, perché cambia tutto: allenamenti, contrasti, mentalità, ragionamenti, avversari, pubblico, pressioni. Da allenatore, secondo la mia esperienza, dico che prima di tutto serve la testa: intendo fare sacrifici, alimentazione, curarsi, allenarsi bene, saper comunicare bene, sapersi inserire nel gruppo, portare rispetto. Il resto è migliorabile, ma senza la testa non puoi raggiungere obbiettivi importanti».

E intanto la Lega, vista la richiesta avanzata dalla società Carrarese, in relazione ad esigenze organizzative, a ratifica degli accordi intercorsi tra le società interessate, ha disposto che Carrarese-Pisa, in programma per domenica 25 novembre, allo Stadio Dei Marmi abbia inizio alle ore 14,30, anziché alle ore 20,30. —

LUCA SANTONI

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