Il Tirreno

Montecatini

Elezioni, primi nomi per il candidato del Pd

Elezioni, primi nomi per il candidato del Pd

Da Romagnani a Niccolai, da Michelotti alla Guidi. Alcuni sondaggi sono stati fatti ma il segretario del partito mette le mani avanti: «Precedenza al congresso»

19 ottobre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





PESCIA. Chi sarà il candidato a sindaco del Partito democratico alle amministrative della prossima primavera? Il personaggio che in città conoscono tutti? Magari un medico, dall’aria distinta e perbene, da sempre ottime credenziali per un candidato di successo; o l’uomo onesto, dal passato limpido e senza macchia? Niente di tutto ciò. A tentare di tracciare l’identikit del “candidato ideale” è Nicola Romagnani, il cui nome è circolato in questi giorni, insieme a quello di altri – da Marco Niccolai, a Roberto Michelotti fino a Lucia Guidi – indicati come i “papabili”. Ma tutti sembrano smentire l’autenticità di tali voci. «La verità – dice il segretario uscente, Marco Guerri – è che la rosa ufficiale dei nomi non c’è. Sabato prossimo ci sarà il congresso e lì probabilmente se ne discuterà, ma al momento un candidato su cui il partito converge non esiste». Si può, dunque parlare, come ha provato a fare Romagnani, di un candidato ideale, che per una volta non vuole seguire vecchie logiche, ma mira al candidato “bravo”, al “fuoriclasse”. Che poi ci siano personaggi già individuati secondo questa prerogative non è dato sapere. «Ogni ragionamento sui nomi mi pare prematuro – ha dichiarato Marco Niccolai, il cui nome pure circola con insistenza in questi giorni – prima occorre discutere delle cose da fare e poi dovranno essere individuati le donne e gli uomini per portarli avanti. Il Pd nei prossimi giorni celebrerà il suo congresso. Lo farà in modo unitario e questo è un primo importante passo in avanti. Penso che da quel momento si svilupperà un confronto ampio sulle priorità da portare avanti e sulle persone più adatte ad interpretarle. Personalmente non farò mancare il mio apporto».

Sulla medesima linea Lucia Guidi, che non nega di essere stata “interpellata” dal partito, ma che al momento non ha confermato la propria disponibilità. «Mi lusinga la richiesta, non lo nego – ha dichiarato l’ex assessore Guidi – ma è troppo presto».

E poi c’è la figura dell’ex sindaco Oreste Giurlani, che aleggia su un partito che aspira fortemente all’unità e che al momento è solo un’incognita, ma disturbante e ingombrante, e che se dovesse candidarsi attingerà in gran parte allo stesso bacino elettorale. Insomma, la posizione di candidato sindaco del Pd sembra apparire un ruolo “non facile”, che solo una persona di buona volontà potrà abbracciare, forse quasi come una missione. Dopo il congresso del 21 ottobre, forse, si avrà maggior chiarezza, se non “sul chi si candiderà” a guidare la città, “sul come” si intenderà farlo.

Maria Salerno

Primo piano
I nomi e le storie di un dramma sociale

Altro che Primo Maggio, in Toscana non c’è da festeggiare: di lavoro si muore e le vittime diventano solo freddi numeri

di Martina Trivigno