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il dibattito nel centrodestra 

Franceschi: «Conforti conosce le mie idee sull’immigrazione»

Franceschi: «Conforti conosce le mie idee sull’immigrazione»

PESCIA. «Non un matrimonio d’interesse, ma solo un modo diverso di affrontare il tema dell’immigrazione». Così Oliviero Franceschi, referente pesciatino della Lega, descrive il dissidio interno alla...

10 aprile 2018
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PESCIA. «Non un matrimonio d’interesse, ma solo un modo diverso di affrontare il tema dell’immigrazione». Così Oliviero Franceschi, referente pesciatino della Lega, descrive il dissidio interno alla coalizione di centrodestra, che dopo le sue recenti dichiarazioni sul razzismo, lo avevano visto aspramente contrapposto al candidato sindaco del centrodestra Francesco Conforti. «Conforti è consapevole, in quanto candidato sindaco, espressione di più partiti, di essere portatore di più di un’istanza – ha sottolineato Franceschi – il che vuol dire che esiste una convergenza su tanti temi, ma che sul tema dell’immigrazione abbiamo vedute diverse».

Ciò era chiaro, ma non c’è il pericolo che questo possa determinare dei problemi di governabilità, qualora questa coalizione guadagnasse la fiducia dei cittadini e conquistasse palazzo del Vicario? “No – è sicuro Franceschi – perché Conforti ha firmato tutti e dieci i nostri punti programmatici nei quali si evince che la legalità, la sicurezza e la trasparenza sono delle priorità imprescindibili e sulle quali non possiamo che essere d’accordo. Quello che ci differenzia è il modo di affrontare il tema immigrati, del resto lui rappresenta la forza tranquilla, io quella irruenta. Ma per il bene della città giungeremo ad una mediazione».

La querelle che aveva visto contrapposti Franceschi e Conforti si era conclusa con l’invito da parte di quest’ultimo a «parlarne in privato». Franceschi conferma che questo incontro è avvenuto. «Vi siete riconciliati? », è stata la domanda del Tirreno. «Non abbiamo mai litigato – la risposta – per noi verranno sempre prima i pesciatini. I cittadini, anche i più tolleranti, sono stanchi di vivere in un territorio dove si fa accattonaggio e manca la sicurezza. Con noi Pescia non sarà più terreno fertile per questa gente». (ms)

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