Il Tirreno

Montecatini

capitale del buon cibo 

Stati generali Slow Food con il congresso al Verdi

David Meccoli
Stati generali Slow Food con il congresso al Verdi

Quasi mille persone tra delegati e rappresentanti delle associazioni ospiti nella tre giorni di Montecatini. «Bisogna riaffermare il diritto al cibo per tutti» 

07 luglio 2018
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MONTECATINI

Seicentocinquanta delegati, 250 ospiti in rappresentanza di associazioni, università e istituzioni si sono dati appuntamento a Montecatini per il 9° congresso nazionale di Slow Food, che ha aperto i battenti ieri e terminerà domani.

Una prima novità emersa dai lavori è che a guidare il movimento della chiocciola non saranno più un presidente e un segretario (gli “uscenti” Gaetano Pascale e Daniele Buttignol) ma, d’ora in poi, un comitato esecutivo formato da 7 membri, con responsabilità condivise e un modello di governance più orizzontale.

Oltre al rinnovo delle cariche associative, l’evento è l’occasione per ribadire la forte interconnessione tra cibo e cambiamenti climatici, migrazioni e benessere. Tra gli ospiti, oltre al fondatore di Slow Food Carlo Petrini, anche l’economista Stefano Zamagni, la giornalista e scrittrice Luciana Castellina e il direttore generale del Ministero del Turismo Francesco Palumbo.

«La nostra – spiega l’assessore alle attività produttive Helga Bracali – è una città slow, del verde e del benessere. Sono, questi, i nostri stessi motivi di esistere»

«L’arte, il paesaggio e il cibo – aggiunge l’assessore alla cultura Bruno Ialuna – gli altri Paesi non ce li possono copiare e Slow Food rappresenta l’Italia come poche altre realtà».

Dopo il congresso internazionale di Chengdu (Cina, ottobre 2017), che ha tracciato la nuova strada che Slow Food dovrà percorrere nei prossimi anni, il 9° congresso nazionale di Montecatini servirà a delineare le principali sfide: l’accesso al cibo buono, pulito, giusto e sano; il rifiuto di qualunque esclusione di carattere politico, economico e sociale; la salvaguardia dell’ambiente; la diversità come la più grande ricchezza di cui dispone la collettività; l’iniqua spartizione delle ricchezze.

«D’ora in avanti – spiega il presidente uscente Gaetano Pascale – avremo bisogno di un’organizzazione più inclusiva e capace di coinvolgere con più facilità nuovi compagni di viaggio. Vogliamo ampliare la platea e rendere più consapevoli i cittadini sui temi a noi cari».

Molti, a Montecatini, gli ospiti di categorie economiche o altre organizzazioni ambientaliste e di solidarietà. «Questo congresso rappresenta l’occasione per creare gli strumenti per agire tutti insieme, associazioni e istituzioni, verso vecchi e nuovi obiettivi», dice Pascale. Concludendo, il presidente uscente ricorda che «affermare il diritto al cibo per tutti significa anche diritto alla pace. Non c’è accesso al cibo quando si è falcidiati dalla guerra. Il nostro movimento è pacifista e contro tutte le forme di violenza. Dobbiamo provare a ridare a questa società la capacità di sognare: e Slow Food è un motore fondamentale per generare sogni».

I lavori del congresso proseguiranno ancora oggi e domani al teatro Verdi. Ma poi con Slow Food sarà solo un arrivederci: il 13 ottobre, infatti, è già in programma la presentazione della guida Slow Wine 2019, con oltre 500 cantine che offriranno il loro vino al Tettuccio. –



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