Il Tirreno

Il marmo di Suvereto incanta Verona

Il marmo di Suvereto incanta Verona

Successo della partecipazione della “Cadelago-Ica” alla fiera: la produzione di Norsi attrae nuovi clienti internazionali

08 ottobre 2017
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SUVERETO. È stato un successo la partecipazione della Ica Marmi-Cadelago a Marmomac, la Fiera di Verona del marmo che si è conclusa nei giorni scorsi.

Per l’azienda fondata nel 1957 da Franco Cadelago, pioniere dell’imprenditoria piombinese, scomparso l’anno scorso, oggi come allora guidata dalla famiglia omonima (le figlie Cristina e Flavia, in azienda il marito di Flavia, Davide Meucci, arrivando fino alla terza generazione con i nipoti di Franco, Lorenzo Fagioli e Giacomo Meucci), la Fiera di Verona è stata la conferma che dopo essersi occupati a lungo per lo più dell’estrazione, la commercializzazione del marmo suveretano può dare risultati sempre più importanti.

A Marmomac, manifestazione internazionale dedicata a pietre, design, macchine e tecnologie per la produzione e lavorazione del marmo, infatti l’azienda piombinese ha allargato il fronte delle proprie relazioni commerciali, visitata da molti importanti clienti provenienti un po’da tutto il mondo.

Contatti in particolare sono stati avviati con clienti di India, Arabia, Messico.

Alla cava di Norsi vengono estratti blocchi di marmo ornamentale di due tipologie: noisette-fleury e grigio fior di bosco, che stanno incontrando i gusti e le richieste del mercato.

La cava insiste su un piccolo rilievo roccioso, Monte Peloso, circoscritto dai terreni alluvionali della Val di Cornia. Secondo gli studi la riserva di materiali potenzialmente commerciabili è nell’ordine delle centinaia di migliaia di metri cubi.

«La partecipazione a una manifestazione così rilevante da un punto di vista internazionale, come la fiera di Verona – dice Flavia Cadelago, amministratore delegato di Ica – per far conoscere ed apprezzare ancora di più un prodotto del territorio, fonte primaria della nostra attività estrattiva a Suvereto, è stato per la nostra società il coronamento di un progetto nato anni or sono».

Un risultato che «si è reso possibile – prosegue – grazie all’apporto determinante delle nuove leve societarie, Lorenzo Fagioli e Giacomo Meucci e l’entusiasmo di giovani collaboratori come Francesca Buccianti, Maria Barbieri e Arianna Mannari a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti».

La Cadelago nelle sue varie diramazioni societarie, oggi dà lavoro a una trentina di dipendenti, di cui una decina nella cava di Norsi.

L’azienda nel tempo ha avuto la capacità di diversificare le proprie attività: oggi dunque operano la Cadelago Sas che è impegnata nel settore delle costruzioni, la Ica impianti che si occupa in particolare di autotrasporti, lavori stradali e industriali, movimento terra e edilizia industriale.

Dal 2007 poi è in attività la Ica Marmi, che con investimenti consistenti ha rilanciato l’attività di estrazione del marmo nella cava suveretana di Norsi, in fondo l’ultima felice intuizione del fondatore, Franco Cadelago. (cloz)

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