Il Tirreno

Comunità senegalese in lutto È morto Dembo Coly, 62 anni

Comunità senegalese in lutto È morto Dembo Coly, 62 anni

Presidente della Teranga, consigliere Arci e del Circolo Samarcanda, ex operaio Lucchini Aveva dedicato la vita all’integrazione fra i popoli. Un figlio rimase vittima di un incidente a Baratti

03 maggio 2018
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PIOMBINO. È morto lunedì, all’età di 62 anni a seguito di una lunga malattia, Dembo Coly, presidente onorario della Teranga, associazione della comunità senegalese di Piombino, nonché consigliere di Arci e del Circolo interculturale Samarcanda. Dembo Coly era una persona molto conosciuta in città, soprattutto per il suo impegno in attività miranti a favorire l’integrazione e la convivenza civile tra le diverse comunità del territorio. Chi lo conosceva lo descrive come una persona aperta, disponibile e desiderosa di aiutare il prossimo. Un uomo che, problemi di salute permettendo, non si tirava mai indietro ed era sempre pronto a dare il suo contributo alla vita della comunità, sia senegalese sia, più in generale, piombinese.

Senegalese di nascita, Dembo Coly era arrivato in Italia e, più nello specifico, in Val di Cornia alla fine degli anni Novanta. Aveva lavorato come operaio alle acciaierie ex Lucchini ed è stato colui che nel 2006 permise, da promotore e ideatore, la nascita della Teranga, associazione all’interno della quale si impegnò sempre attivamente per l’organizzazione di attività e manifestazioni legate alla solidarietà e all’interscambio tra culture diverse. Una tra tutte il Gran Magal di Touba, festa tradizionale musulmana che, aperta a tutta la cittadinanza, è organizzata ogni anno a Piombino e culmina in un pranzo a base di prodotti provenienti dalla cucina tipica senegalese. Una celebrazione religiosa che vuole però essere trasversale, mirando in tal senso a favorire il dialogo e la costruzione di relazioni tra comunità diverse. In tutto ciò Dembo Coly credeva fermamente. E questo era lo spirito con cui partecipava alle iniziative di Arci e Samarcanda. In qualità di consigliere, portando avanti le sue idee e le proprie convinzioni, prendeva parte all’organizzazione di attività ed eventi di varia natura. Dalle feste in piazza per i bambini agli incontri organizzati per scambiare idee su integrazione e inclusione sociale, fino alle iniziative culturali miranti a sensibilizzare la cittadinanza e a favorire una più ampia conoscenza sulle tematiche dell’immigrazione.

La sua morte ha profondamente segnato la comunità senegalese della Val di Cornia, che l’ha ricordato organizzando alcune commemorazioni nello spazio che, a Piombino, è adibito a moschea. Al cordoglio dei connazionali si sono uniti anche il Circolo interculturale Samarcanda, Arci Comitato territoriale Piombino Val di Cornia Elba, Avis, Pubblica assistenza e Sezione soci Coop. Dembo Coly lascia tre figlie, Senabou e Fatima, gemelle di 15 anni e Ramatoulaya, di 25, tutte residenti in Senegal con la madre. Coly aveva anche un figlio maschio, Lamine, che però perse la vita tragicamente nel 2010 in un incidente stradale nei pressi di Baratti.

Claudia Guarino

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