Il Tirreno

No alla commissione d’inchiesta su Rimateria

No alla commissione d’inchiesta su Rimateria

La maggioranza boccia la mozione. Il vicesindaco Ferrini: «La richiesta era fortemente pretestuosa»

24 maggio 2018
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PIOMBINO. Respinta dalla maggioranza (PD e Stile Libero), la mozione con la quale i partiti di opposizione (Rifondazione comunista, Un’Altra Piombino, Movimento 5 Stelle, Ferrari Sindaco-Forza Italia, Ascolta Piombino), chiedevano l’istituzione di una commissione di inchiesta e controllo su Asiu e Rimateria.

I partiti di minoranza, vista la grave situazione debitoria di Asiu e considerato che l’attività di Rimateria è attualmente oggetto di indagine da parte della Procura, chiedevano una commissione per approfondire la situazione economica attuale e pregressa di Asiu, Tap e Rimateria, e le attività, attuali e pregresse, sull’attuazione del piano industriale delle tre aziende.

La maggioranza ha giudicato impropria la costituzione di una commissione d’inchiesta su questi temi, dal momento che esistono altre sedi dove poter discutere e fare luce sulla questioni, come le commissioni consiliari.

«Invocare una commissione di inchiesta e controllo per mancanza di informazioni da parte delle opposizioni sul tema mi pare un tantino pretestuosa – ha affermato il vicesindaco Stefano Ferrini – considerando che il presidente di Rimateria è venuto almeno 2 volte, se non di più, in consiglio a spiegare ed informare e che anche nel precedente periodo amministrativo più volte il tema è stato trattato. Se l’obiettivo legittimo ed anche condivisibile era quello di approfondire ulteriormente, la proposta formulata dalle forze di maggioranza di utilizzare congiuntamente la seconda e quarta commissione consentendo al vice presidente della quarta, che è delle minoranze, di svolgere lo stesso ruolo dei due presidenti, sarebbe staro lo strumento più adatto e veloce. Ma evidentemente l’obiettivo, anch’esso legittimo ma non condivisibile per quel che mi riguarda, evidentemente era un altro».

«Una commissione non serve per stabilire le colpe di qualcuno – ha detto Bruna Geri, presidente della IV commissione consiliare del Pd – Se vogliamo approfondire davvero gli argomenti che hanno portato a fare determinate scelte in passato possiamo farlo in una sede istituzionale, il dubbio invece è quello che si stia cercando di soltanto di strumentalizzare dal punto di vista politico.».

Per le minoranze invece è necessario fare luce sulla gestione pregressa di Asiu e Tap per individuare i motivi che hanno portato all’accumulazione di un debito di milioni di euro, strettamente collegato con la necessità di continuare ad accogliere rifiuti.

Nel corso della discussione sono stati affrontati anche i temi legati ai cattivi odori lamentati dagli abitanti di Colmata, alla necessità di bonifica del Sin e di messa in sicurezza della discarica stessa.



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