Il Tirreno

Alberta Ticciati candidata alle primarie Pd «Una coalizione di sinistra per la gente»

Annalisa Mastellone
Alberta Ticciati candidata alle primarie Pd «Una coalizione di sinistra per la gente»

L’assessora di Campiglia se la dovrà vedere con la collega Viola Ferroni per arrivare alla poltrona di sindaco 

15 gennaio 2019
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in corsa

«Mi candido per dare il mio contributo alla costruzione e alla ricostruzione di un ambito, non solo politico ma anche culturale, a sinistra, in un momento in cui la sinistra rischia di scomparire. Mi muove anche una sana ambizione personale per cui un’esperienza da sindaco mi onorerebbe». Ha presentato ufficialmente la sua corsa alle primarie Alberta Ticciati, assessora ai Servizi sociali, Servizi educativi, Istruzione e Sport che ieri in conferenza stampa ha illustrato i propositi che scandiranno la sua sfida per la candidatura a sindaco con la collega Viola Ferroni. «Se vincerò costruirò una lista civica di centrosinistra in cui ci saranno i cittadini» ha annunciato. Segretaria del circolo Pd di Venturina «mi candido perché – ha ripetuto – nel Pd ci sono visioni molto diverse tra di loro anche su temi strategici, per cui ho sentito la responsabilità di rappresentare questo punto di vista». Un discorso di presentazione, il suo, che è partito dalla consapevolezza dei problemi di rappresentatività che riguardano il Pd, non solo a livello nazionale, come dimostrato dai dati degli ultimi appuntamenti elettorali, sia amministrativi che politici. «Le ultime elezioni politiche – ha ricordato – hanno assegnato al Pd il 18 percento: i cittadini non riconoscono più nel Pd quella forza di sinistra in grado di rappresentare i loro bisogni e necessità e dare a queste delle risposte. Ma essendo l’unica forza strutturata che può ricostruire un ambito a sinistra, deve recuperare terreno, aprirsi e rimettersi in gioco anche sul territorio, perché negli ultimi anni non lo ha fatto, e lo dico facendo anche autocritica». Al momento Ticciati sta lavorando per mettere insieme un “gruppo di lavoro” che proverà a comporre di tutte le parti del tessuto sociale ed economico del comune: qui si affronteranno «col continuo confronto con i cittadini» argomenti e proponimenti su cui basare anche un programma elettorale. «L’idea è di realizzare con questo gruppo – ha spiegato – un osservatorio, una rappresentazione in piccolo e in continua formazione, che possa contribuire all’analisi di problemi e temi da approfondire e alla costruzione di idee e proposte per affrontare quelle che ancora sono le criticità del territorio. Se poi dovessi superare le primarie, da questo lavoro nascerà il programma elettorale». Ma, a grandi linee, i temi da cui partire per realizzare l’idea di governo in una prospettiva di sviluppo l’assessora li ha tracciati «consapevole che i cittadini non si fidano più della politica e che solo un percorso di costruzione e condivisione possa far recuperare terreno al Pd e ridurre la distanza con la politica». Il primo tema è «il sociale e l’associazionismo» che per Ticciati “rappresenta, insieme all’impianto e alla struttura economica di un paese, quel pilastro senza il quale la tenuta di un comune viene meno». Altro argomento, «la persona e la qualità della vita – ha aggiunto -, la possibilità per ognuno di vivere nel miglior modo possibile, in un ambiente salubre, in una comunità integrata e aperta». E ancora, lo sviluppo sostenibile, il lavoro e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali «che sono il nostro fiore all’occhiello – ha precisato – e che forse troppo poco abbiamo saputo valorizzare in questi anni». «Il mio ruolo da assessore - ha sottolineato – mi ha insegnato l’importanza di condividere quello che si fa. E, lo dico da segretario del più grande circolo del comune, il Pd deve fare un passo indietro e lasciare spazio a un percorso civico di condivisione in grado di riportare la gente a interessarsi della politica. Se vincerò le primarie, costruirò una lista civica di centrosinistra, con una cornice quindi ben tracciata, dove per la prima volta ci saranno i cittadini. Nessuna spartizione di poltrone, ma valorizzazione dell’impegno del cittadino che, condividendo i nostri temi e le linee guida, si mette a servizio di un percorso per la propria comunità. Questo non significa che non possano entrare i socialisti, anzi, che con noi condividono un percorso importante da anni e che spesso si sono dimostrati una spalla indispensabile nell’attività amministrativa». E se dovesse perdere le primarie? «Sosterrò il percorso che il mio partito sceglierà di fare – ha concluso -, ovviamente non potrò condividere quell’impostazione e quel programma, altrimenti non mi sarei candidata. Quindi, ma forse non si presenterà mai il problema, se fossi chiamata a interpretarlo in prima persona, non lo farei». —

Annalisa Mastellone

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