Il Tirreno

Il PIOMBINO IN FIBRILLAZIONE 

Il diesse Ferroni prova a far scoppiare la pace

FRANCESCA LENZI
Il diesse Ferroni prova a far scoppiare la pace

«Interverremo per ricucire il rapporto tra il mister e la squadra». Riitano è tranquillo: «A volte i confronti duri servono»

27 settembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





PIOMBINO

C’è aria di inquietudine nella sede del Piombino in viale Regina Margherita. E non è il grecale di questi ultimi giorni che ha spazzato via il caldo dell’estate dando il benvenuto all’autunno. Il vento che tira nell’ambiente nerazzurro sa di tensione e nervosismo, ed è nato con il disastro di Aulla e il 5-0 del Montignoso ai danni dei piombinesi. Un risultato pesantissimo, impensabile alla vigilia, soprattutto dopo la bella vittoria di sette giorni prima, al Magona, contro il Castelnuovo Garfagnana. Un risultato, specchio soprattutto di una prestazione incolore, che ha spinto il direttore sportivo nerazzurro Alessio Ferroni a scusarsi con i tifosi. Proprio il diesse ha avuto martedì pomeriggio un confronto con tutti i soggetti in campo: presidente, allenatore e giocatori. Obiettivo: capire le motivazioni di un tracollo del genere e individuare le possibili soluzioni. Nella stessa aria di inquietudine è circolato da subito il nome dell’allenatore, Nicola Riitano che, dopo la sconfitta di Aulla, aveva pronunciato parole durissime nei confronti della squadra, ma anche all’indirizzo della preparazione atletica. Allenatore, da subito messo in discussione, inizialmente in modo non ufficiale, ma che adesso rischia davvero.

«Abbiamo riesaminato le motivazioni che possono aver portato a quella pesante sconfitta – afferma il ds Ferroni – Un 5-0 preso in quel modo ha messo in movimento una situazione di inquietudine. Prima di parlare di cambio tecnico, però, bisogna pensarci. Sicuramente sono state fatte delle considerazioni che hanno messo la lente di ingrandimento sul lavoro fatto sinora dal mister e sulle sinergie che si creano all’interno di una squadra. Resta da capire se è un problema di incompatibilità su alcune situazioni o se è un discorso di non aggregazione. Probabilmente giocatori e mister non sono riusciti ancora a trovare quell’amalgama giusto. A volte fai dei risultati incredibili, oppure trovi delle situazioni di incertezza e incomprensione che basterebbe poco per abbatterli. Molto dipende dal rapporto fra le due parti – prosegue Ferroni – In questo momento, comunque, non me la sento di parlare di cambi tecnici o rivoluzioni. Stiamo razionalmente valutando alcuni temi emersi dopo la partita di Aulla e prendendo in considerazione ipotesi per migliorare lo stato di cose. Vediamo come, se con il cambio di allenatore o magari intervenendo nei rapporti fra mister e squadra. Io sono il tipo che, se inizia un progetto, preferisce portarlo a termine. Facile cambiare allenatore e prenderne uno da tremila euro al mese. Non mi piace. A me piace il progetto. E a volte il progetto subisce degli intoppi, che vanno superati con intelligenza, determinazione e dedizione al lavoro».

Contattato telefonicamente, Riitano nicchia sul rischio esonero e guarda avanti: «C’è stato un confronto, anche duro, ed è giusto così. Anzi, talvolta queste cose servono. La squadra ha interpretato male la gara di Aulla, ma abbiamo chiarito e adesso stiamo lavorando per la partita di domenica». —

FRANCESCA LENZI

Primo piano
La sentenza

Spiagge, sulle concessioni il Consiglio di Stato smentisce il governo: «Proroghe illegittime»