Il Tirreno

Pisa

Primo segretario africano per un circolo Pd

Da sinistra Vladimiro Basta, il ministro Graziano Delrio e Amancio Edu Ntugu Nenga
Da sinistra Vladimiro Basta, il ministro Graziano Delrio e Amancio Edu Ntugu Nenga

Pisa: Amancio Edu Ntugu Nenga, originario della Guinea Equatoriale è stato eletto nella sezione Barbaricina-Cep-San Rossore. Succede a Vladimiro Basta

21 ottobre 2017
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PISA. Gli iscritti del circolo del Pd Barbaricina-Cep-San Rossore hanno un nuovo segretario. Si tratta di Amancio Edu Ntugu Nenga. Si tratta del primo di origine africana dei circoli di Pisa. Succede a Vladimiro Basta che ha ricoperto il ruolo per dieci anni. Gli esponenti del circolo parlano di "operazione storica".

Il nuovo segretario del circolo è arrivato a Pisa nel 1989 dalla Guinea Equatoriale. Ha studiato all’università laureandosi in ingegneria civile. Nel 2008 diventa cittadino italiano ed è direttore tecnico in una ditta di manutenzione impiantistica e sorveglianza antincendio. Amancio Edu Ntugu Nenga vive nel quartiere popolare del Cep insieme con sua moglie ed i suoi tre figli.

"È noto nel territorio per il suo impegno oltre ché nel Pd anche per la sua fattiva presenza nel sociale e nelle istituzioni locali - si legge in una nota del circolo -. Amancio infatti è da molti anni consigliere nel Ctp 2, occupandosi di edilizia, mobilità, infrastrutture e urbanistica, ed è membro del Movimento Shalom, in qualità di coordinatore a Pisa. Pur se nelle ultime primarie di aprile il circolo aveva segnato una netta vittoria della componente renziana, con la sua candidatura, pur essendo del gruppo di maggioranza, si cerca un’intesa tra le due anime del partito alla ricerca di una unitarietà smarrita negli ultimi due anni in prospettiva delle prossime elezioni comunali".

Oltre al segretario sono eletti come membri dell’assemblea comunale Vladimiro Basta, Luisa Nardi, Alga Foschi, Rossella Di Stefano, Alessandra Veronese (capogruppo Pd Ctp2), Simone Vanni, tutti in quota renziana, mentre per gli orlandiani Euro Antoni, Raffaele Baldassarre e Stefano Fabbri.

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