Il Tirreno

Pisa

«Big nazionali sono pronti a guidare la città»

«Big nazionali sono pronti a guidare la città»

Mazzeo e la terza via ai nomi più quotati per la candidatura a sindaco. Sonetti presenta la nuova segreteria provinciale

16 dicembre 2017
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PISA. «Ci sono profili nazionali pronti a guidare la città». A un certo punto Antonio Mazzeo sembra tracciare una terza via ai nomi finora più quotati ma ormai forse anche troppo abusati, la via di fuga da un vicolo cieco in cui sembra essersi imprigionato il Pd nella ricerca di un candidato sindaco. Quello dove da mesi rimbalzano i nomi di Federico Gelli e Andrea Serfogli, un dualismo che rischia di impantanare i dem. Perché, certo, alle Officine Garibaldi va in scena la “conferenza programmatica” del partito regionale, la convention studiata per rilanciare e ri-cementare il patto di governo con Enrico Rossi ed Mdp e continuare così a guardare alla “Toscana 2020”. Ma alla fine Mazzeo deve cedere. Non c’è cronista che non lo riconduca alle vere ragioni della scelta logistica. Se il numero due dei dem toscani ha sostenuto Pisa come sede della ripartenza del Pd proprio a pochi mesi dalle amministrative è perché avrebbe voluto annunciare il nome con cui sperare di riconquistare il governo della città sotto Natale. Invece no, scissione, fratture interne e perfino scelte personali stanno annebbiando gli orizzonti.

E così serve a poco che il segretario regionale Dario Parrini prometta «una candidatura forte e autorevole che vedrà il Pd compatto». Gelli è fermo sulle sue posizioni: non vuole saperne di lasciare Roma e un lavoro da responsabile sanità del Pd nazionale che vorrebbe proseguire. L’alternativa finora è stata appunto Serfogli, del resto non si contano quasi più professori, professionisti e uomini di partito che hanno gentilmente declinato l’invito. Il forte radicamento cittadino e l’esperienza decennale, però, non basterebbero per l’assessore mille deleghe a convincere Paolo Fontanelli e le truppe dalemiane di Mdp.

Dunque chi sono i profili nazionali di cui parla Mazzeo? Il leader dei turborenziani pisani pensa ancora a Gelli o ha scovato un big che potrebbe far uscire il partito dalla palude e allettare anche gli scissionisti e tutte le anime di Liberi e Uguali in città? Difficile dirlo, finora non sembra volersi scucire. «Ora è il tempo della responsabilità e del coraggio», dice Mazzeo, «costruiamo un centrosinistra forte». E che Pisa possa fare da modello e laboratorio è una convinzione anche dell’uscente Marco Filippeschi: «Siamo autonomie locali, dunque anche politicamente dovremmo essere autonomi dal quadro nazionale e andare verso un’alleanza che tenga uniti tutti», dirà stamani nel suo discorso di apertura alle Officine. Sottotesto: poco importa che a Roma Renzi e D’Alema non facciano che litigare, qui trattiamo.

Ne vuole essere un antipasto (e una dimostrazione concreta di apertura) la nuova segreteria provinciale formata dal gelliano Massimiliano Sonetti. In squadra ci sono parecchi renziani, ma molti posti sono ricoperti dalla minoranza orlandiana. Non è un caso, per dire, che il segretario abbia scelto di affiancarsi due vice: una, la sindaca renzianissima di Santa Luce Giamila Carli, l’altro, Andrea Ferrante, Sinistra Dem della prima ora e quasi un ideologo fontanelliano non scissionista. E che dire del tesoriere, Corrado Carli, ex sindaco di Bientina ed ex (?) rossiano di ferro. Alla organizzazione poi c’è la renziana Luciana Cipriani, assessora a San Giuliana. Da San Giuliano arrivano anche Maria Rosa Cranchi e Alberto Porcaro, la prima con delegata a diritti e legalità, il secondo confermato alla sanità. Ma ci sono anche le orlandiane cascinesi Cristina Conti (politiche di genere) e Francesca Mori (volontariato) o un orlandiano da sempre dialogante come Matteo Trapani (delegato ai circoli). Samuele Fiorentini, assessore a Montopoli, va allo sviluppo economico, Daniela De Vita alla scuola, il volterrano Sandro Giustarini alle Infrastrutture, Fausto Lazzereschi all’urbanistica, il renziano Giuseppe Pasqualetti si occupa di università, il prof del Sant’Anna Paolo Rametta di ricerca e innovazione, la renziana sanminiatese Chiara Rossi di ambiente e turismo, l’assessore di Castelfranco Giulio Nardinelli di sicurezza e protezione civile, le pisane Marzia Moisé e Alessandra Mazziotti rispettivamente di politiche giovanili e cooperazione internazionale e immigrazione. «Saremo capaci di individuare per Pisa una figura che unisca il centrosinistra - dice Gelli - E credo di poter dire che entro il mese di gennaio possaimo farcela».

Mario Neri

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