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Mdp tra ipotesi di alleanze e assenza alle elezioni

Mdp tra ipotesi di alleanze e assenza alle elezioni

Venerdì assemblea del movimento per scegliere una strada verso le amministrative Considerato «politicamente difficile» un ingresso nella coalizione di centrosinistra

24 aprile 2018
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PISA. Negli ambienti di Articolo Uno-Mdp si dice che per il movimento le strade verso le amministrative sono sostanzialmente tre e che «non si esclude niente». Questo venerdì Articolo Uno-Mdp si riunisce in assemblea per prendere una decisione ed imboccare una strada. Una di queste, ovvero l’ingresso nella coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura a sindaco di Andrea Serfogli, viene considerata «ora politicamente difficile».

Un’alternativa sarebbe quella di riaprire un dialogo con Sinistra Italiana, dove una parte spinge per questa soluzione, mentre l’altra vuole unirsi a “Diritti in comune”, la sinistra radicale che esprime la candidatura a sindaco di Francesco Auletta. Se venisse formata una compagine Mdp-SI, si presenterebbe alle elezioni con una propria lista e un candidato sindaco: il nono.

Terza possibilità è quella di non partecipare direttamente alle elezioni comunali «per non favorire una frammentazione a sinistra e dare una mano alla destra», come peraltro accade in Friuli e forse anche a Siena.

Tutte valutazioni e decisioni affidate all’assemblea di Mdp, che venerdì ripercorrerà le tappe che hanno portato a questo punto, per ora alla mancata alleanza con il Pd e anche alle divisioni interne a Liberi e Uguali. « È dal luglio scorso - scrive sul suo blog Paolo Fontanelli, leader di Mdp - che abbiamo cercato di dire che il clima politico stava cambiando, che in giro si avvertiva la crescita di un forte malessere sociale e di uno scontento diffuso, e che la via migliore per costruire una proposta credibile era quella di lavorare ad un progetto civico, aperto e in grado di indicare una strada di rilancio e di rinnovamento. Siamo arrivati, come Articolo Uno-Mdp, a dare anche la nostra disponibilità ad una proposta di candidatura condivisa con il Pd e le liste della maggioranza attuale, che avesse queste caratteristiche. Pensavamo che gli esiti del voto del 4 marzo facessero riflettere almeno un po’. Invece dal Pd e dagli altri è arrivata, di fatto, al di là degli appelli all’unità, solo una posizione di chiusura verso la questione politica che abbiamo avanzato, che non è di nomi o di posti come emerge chiaramente dai posizionamenti di molti, ma quella della costruzione di una larga alleanza progressista, civica e di centrosinistra, capace di assorbile il malcontento e di contrastare la destra a trazione leghista. Infatti la linea che è stata scelta è quella della continuità amministrativa negli uomini e nei contenuti. Linea che a mio parere apre spazi enormi all’iniziativa del centrodestra e rischia di portare ad un ribaltone nel governo cittadino. Spero di no, ma si tratta comunque di una scelta miope, non condivisibile e poco accorta».

«Per quanto ci riguarda, come Articolo Uno-Mdp, ma penso anche con molti elettori di LeU, discuteremo sul da farsi nell’assemblea di venerdì prossimo, 27 aprile. Valuteremo - conclude Fontanelli - le diverse opzioni sulla base del quadro politico che si va delineando».

Francesco Loi

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