Il Tirreno

Pisa

Pisa: l'aggressione ai carabinieri diventa un caso politico, Salvini chiama la prefetta

Pietro Barghigiani e Mario Neri
Pisa: l'aggressione ai carabinieri diventa un caso politico, Salvini chiama la prefetta

Il ministro all'attacco: "Gestione non corretta del territorio. Mi auguro che il prossimo sindaco sia nostro e che questo porti un vero cambiamento"

07 giugno 2018
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PISA. Un carabiniere aggredito in pieno giorno da un senegalese, spalleggiato da altri della sua comunità, durante un’ordinaria operazione di controllo nei pressi della Torre pendente. Quel pugno sferrato a Pisa da un venditore abusivo al carabiniere, “colpevole” di aver sequestrato decine di borse contraffatte, rimbalza fino a Roma e finisce sul tavolo del vicepresidente del Consiglio e nuovo ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Un episodio grave.

Su Facebook il leader della Lega, uomo forte del governo gialloverde, affronta così la questione: «Venditori aggrediscono i carabinieri e durante un controllo ne mandano all’ospedale uno, al quale invio tutta la mia solidarietà e auguri di buona guarigione. Serve #tolleranzazero: espulsioni per i clandestini e restituzione alle nostre città di un clima di legalità, questo è il mio obiettivo».

Mercoledì mattina, 6 giugno, il ministro ha telefonato al prefetto di Pisa, Angela Pagliuca, che ha subito convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza. Una chiamata breve con messaggi precisi. Al di là del sostegno alle persone coinvolte, era sottintesa l’indicazione di dare una sferzata ai controlli sugli immigrati.

«Questi episodi sono evidentemente anche il frutto di una gestione territoriale non corretta – insiste Salvini parlando con il quotidiano toscano “Il Tirreno” – Ci auguriamo che il nuovo sindaco sia nostro e che questo porti a un vero cambiamento. Tornerò presto a Pisa, da ministro». Auspicio elettorale e promessa governativa in una città che domenica arriva al voto con dieci candidati sindaci: al centro della polemica politica – già prima dell’aggressione al carabiniere - i temi della sicurezza e del degrado causati dall’abusivismo commerciale.

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Quel senegalese non lo sa, ma l’assalto ai militari che stavano portando via circa 160 borse taroccate è diventato un assist involontario alle forze di centrodestra che, in vista delle amministrative tra appena tre giorni a Pisa, hanno un nuovo argomento da spendere contro l’amministrazione comunale uscente di centrosinistra; un spot elettorale gratuito in una città da sempre culla del pensiero di sinistra. La location non è un dettaglio. L’aggressione è avvenuta martedì pomeriggio a poche decine di metri da piazza dei Miracoli dove il simbolo iconico della Torre pendente calamita ogni anno almeno sei milioni di turisti.

Due pattuglie dell’Arma avevano appena concluso un sequestro di borse contraffatte quando un senegalese, più violento di altri, si è avvicinato a uno dei carabinieri usciti dall’auto di servizio rifilandogli un cazzotto in faccia e a un fianco. Un destro che ha provocato la rottura del setto nasale del militare uscito dall’ospedale con 30 giorni di prognosi. L’altro carabiniere, strattonato e colpito al petto, ha preferito evitare i medici. Un passante ha girato un video con il telefonino e il resto lo ha fatto la viralità di Facebook. La sequenza dell’aggressione, con le auto accerchiate dai venditori infuriati, è la base di partenza per cercare il picchiatore in fuga.

 

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