Il Tirreno

Pisa

Dal terrazzo comunale 

Tolto lo striscione rosso per Regeni, è polemica Il sindaco: lo rimettiamo

D.R.

il casopisa. Il neosindaco Michele Conti ha assicurato che nei prossimi giorni lo striscione tornerà al suo posto. Sulla facciata lato Arno del Comune, dove al ballottaggio che ha decretato la svolta...

05 luglio 2018
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il caso

pisa. Il neosindaco Michele Conti ha assicurato che nei prossimi giorni lo striscione tornerà al suo posto. Sulla facciata lato Arno del Comune, dove al ballottaggio che ha decretato la svolta di Pisa lo striscione “Verità per Giulio Regeni” era stato affisso alla presenza dell’ex sindaco Marco Filippeschi. Un messaggio silenzioso, ma forte. Una scritta bianca su sfondo rosso per chiedere di far luce sulla morte dello studente italiano rapito al Cairo nel 2016, torturato ed ucciso.

Un appello già condiviso dall’ex amministrazione negli anni scorsi e tornato alla ribalta dopo le dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Comprendo bene la richiesta di giustizia della famiglia di Giulio Regeni. Ma per noi, l’Italia, è fondamentale avere buone relazioni con un Paese importante come l’Egitto», ha detto lo scorso giugno il leader della Lega, pochi giorni prima di arrivare a Pisa per cenare su Ponte di Mezzo, nell’ambito della contestata iniziativa di Confcommercio, e chiudere la campagna elettorale.

Quell’appello è “sfuggito” alle centinaia di selfie che il ministro ha scattato con i suoi fans, ma non alla nuova amministrazione. Che, probabilmente, più che un appello alla verità in quella frase ha letto un affronto politico. Lo striscione è stato infatti affisso a pochi giorni dall’arrivo di Salvini in città e, contrariamente a quanto avviene solitamente, non sulla facciata principale di Palazzo Gambacorti, ma su quella rivolta verso Ponte di Mezzo. Quasi una provocazione verso il ministro. «Lo striscione è stato tolto per consentire di collocare sulla facciata del palazzo comunale gli addobbi del Gioco del Ponte e nei prossimi giorni tornerà al suo posto», assicura Conti. Contro il quale puntano il dito il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, il deputato Stefano Ceccanti (Pd) e il segretario provinciale del Pd Massimiliano Sonetti. Mentre a Pisa infuria la polemica, a Livorno il sindaco Filippo Nogarin (M5S) ha fatto affiggere un nuovo striscione “Verità per Giulio” dopo che ignoti avevano portato via quello che da tempo campeggiava sul municipio. — D.R..

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