Il Tirreno

Pisa

la replica dei tecnici 

«Altro che più traffico, vogliono solo bloccarci Costruiremo parcheggi»

F.L.
«Altro che più traffico, vogliono solo bloccarci Costruiremo parcheggi»

25 gennaio 2019
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PISA. Quella del traffico sarebbe una scusa, «semplicemente non vogliono farci costruire la moschea». Questa è la posizione della comunità islamica sulle mosse del Comune. Per ribattere alla tesi che l’edificio porterebbe ad un aumento eccessivo di traffico nella zona, Mohammad Khalil si è fatto affiancare nella spiegazione dall’architetto Ilaria Barsacchi e dal geometra Claudio Querci. Primo punto, come spiegato dai tecnici: «L’accesso alla moschea e al centro culturale annesso non avverrebbero da via del Brennero, ma da via Firenze e dal piazzale Martin Luther King. Dunque, nessuna incidenza sulla viabilità principale». Interviene Khalil: «Senza dimenticare che i componenti della nostra comunità solo in pochissimi casi si muovono con l’auto, ma già ora il venerdì raggiungono il Cus a piedi, in bicicletta o con l’autobus».

Punto secondo, la dotazione di parcheggi. Ancora i tecnici: «A servizio delle nuove costruzioni è previsto un parcheggio che porterebbe nella zona un incremento di circa 60 posti auto. Il loro utilizzo risulterebbe comunque aperto e libero a chiunque, in modo indipendente dalla proprietà dell’area. Il progetto comprende anche un tratto di pista ciclopedonale da via Chiarugi e lungo tutta l’area della moschea».

Altro capitolo, quello delle caratteristiche delle costruzioni su quella porzione di 6.230 metri quadri ai margini di Porta a Lucca. L’area di proprietà della comunità islamica sarebbe edificata in due parti contigue: una dedicata ai parcheggi e l’altra alla moschea e all’annesso centro culturale, dove ci sarebbero sale polifunzionali, un archivio e servizi. Le due costruzioni sarebbero collegate da una pensilina in ferro e vetro. Intorno nuovi alberi (platani e ulivi) a fare da cornice.

La moschea avrebbe una facciata in marmo di Carrara, mentre le facciate sarebbero rosso mattone. Ai quattro angoli dell’edificio sorgerebbero altrettante torri. «La più alta, ovvero il minareto già al centro di polemiche - dicono i tecnici - sarebbe di 14,50 metri e dunque entro i limiti normativi. Inoltre abbiamo cercato di mitigare il carattere islamico della sua conformazione, con una somiglianza architettonica con la chiesa di San Vito».

Ma il costo del progetto e l’eventuale richiesta danni al Comune? Khalil: «Ne riparleremo». —

F.L.

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