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Migranti e rom fuori dal bilancio della Società della salute pisana

Migranti e rom fuori dal bilancio della Società della salute pisana

Le scelte della nuova presidenza approvate all’unanimità Gambaccini: «Potenziati gli impegni per la lotta alla povertà»

29 gennaio 2019
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pisa. Approvato all’unanimità il bilancio preventivo 2019 della Società della Salute. Quasi 24 milioni di euro destinati alle politiche e ai servizi sociali e socio-sanitari del territorio dei nove Comuni della Zona Pisana. Un bilancio che “fa fuori” il pacchetto accoglienza profughi, fino allo scorso anno portato avanti d’0intesa con la Prefettura. E taglia radicalmente le iniziative

L’ok definitivo è arrivato dall’assemblea dei soci nel corso della riunione di venerdì scorso. Un documento che stanzia 23,7 milioni di euro per gli interventi e i servizi rivolti alle fasce sociali del territorio maggiormente in difficoltà «potenziando l’impegno in particolare nella lotta alla povertà, nell’assistenza domiciliare agli anziani e nell’area della disabilità» come ha sottolineato la Presidente Gianna Gambaccini affiancata dal vicepresidente Franco Marchetti e il direttore facente funzioni della SdS Pasqualino Scarmozzino. «Abbiamo lavorato a un razionalizzazione e riorientamento della spesa alla luce della crescita, anche nei nostri territori, dei processi d’impoverimento, e dei bisogni crescenti dei diversamente abili – continua Gambaccini -: così abbiamo deciso di non rinnovare la convenzione con la Prefettura per l’accoglienza dei profughi e di cedere il coordinamento regionale di progetto Satis II pur mantenendo inalterati i servizi e l’assistenza sul territorio per le vittime di tratta. Parallelamente si è scelto di rinforzare i servizi e gli interventi nell’area della povertà assoluta attingendo alle risorse del Fondo Povertà per la Zona Pisana, con le quali provvederemo anche a potenziare l’organico delle assistenti sociali, e di incrementare quelle destinate all’area della disabilità, con particolare riferimento all’assistenza scolastica specialistica alla luce delle necessità crescenti segnalate dai nostri uffici. Il tutto mantenendo inalterati tutti gli altri servizi e senza mettere mano nelle tasche dei cittadini dato che la compartecipazione degli utenti ai servizi è rimasta invariata e, anzi, a partire dal 2020, quindi dal prossimo bilancio preventivo, si è deciso di rinunciare all’aumento previsto della quota capitaria che è sì a carico dei comuni ma, ovviamente, è coperta con le risorse di tutti i contribuenti. Inoltre, in quanto assessore alle politiche sociali del Comune di Pisa, ho anche provveduto a rimodellare alcune deleghe attribuite alla SdS riducendo l’attenzione ad immigrazione e rom e potenziando le aree dedicate a povertà, alta marginalità, emergenza abitativa e assistenza domiciliare agli anziani».

«È fondamentale - ha detto Franco Marchetti - che le risorse che arrivano non abbiano una destinazione meramente assistenziale ma siano utilizzate per promuovere interventi in grado di attivare percorsi promozionali e favorire la fuoriuscita dalle situazioni di povertà e marginalità grave. Sull’immigrazione, invece, mi preme sottolineare come la riduzione della degli sbarchi e degli arrivi sulle coste italiane, non fa certo venire meno l’esigenza di interventi e servizi per l’integrazione degli stranieri che sono già nel nostro territorio». «Il bilancio è solido - ha precisato Scarmozzino - e la lieve riduzione rispetto al preventivo del 2018 è riconducibile da un lato alla conclusione della convenzione con la Prefettura per l’accoglienza dei profughi e dall’altro alle diminuite esigenze relative ai minori stranieri non accompagnati». —

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