Chiude i battenti la chiesa di S. Barbara
di Sauro Romagnani
La proprietaria Kme mette le transenne dopo la caduta di frammenti della facciata. Annuncio del parroco alla messa di Natale
27 dicembre 2017
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CAMPO TIZZORO. Improvviso, inaspettato. L’annuncio della chiusura della chiesa di Santa Barbara di Campo Tizzoro, senza che ci fossero segni di preavviso è stato dato ai fedeli dal parroco don Mattia Climek, la mattina di Natale, in occasione della celebrazione della Santa Messa. Il transennamento dell’ingresso è stato deciso dalla proprietà (la Kme) per motivi precauzionali, a causa della caduta di frammenti di pietra dalla facciata della chiesa. Chiesa che la Kme stessa ha intenzione di donare alla parrocchia o alla Curia. Ma la strada da seguire non è semplice.
Fatto sta che don Mattia aveva chiamato i vigili del fuoco di Limestre circa un mese fa affinché facessero un sopralluogo alla chiesa. E iI tecnici hanno poi inviato la loro relazione alla Kme, al sindaco di San Marcello Piteglio, al prefetto e alla Curia vescovile. Nella relazione, stando a quanto si è appreso, sarebbe scritto che nella parte esterna della chiesa sono caduti alcuni piccoli frammenti di pietra, mentre nella parte interna non sono stati rilevati problemi di sorta. La chiesa è stata parzialmente transennata, in via precauzionale, dal lato della facciata e in quella ad ovest, quella verso Pian del Merlo. Non è invece transennato il lato del campanile dove vi è un ingresso.
Da tempo la chiesa è oggetto di discussioni per quanto riguarda il suo futuro. È del novembre 2016 un articolo pubblicato da Il Tirreno nel quale si diceva che la Kme, in accordo con la Curia, avrebbe donato al paese la chiesa. L’atto però non è stato ancora perfezionato, e comunque i parrocchiani non e sarebbero soddisfatti di questa soluzione poiché toccherebbe a loro, naturalmente, mantenere l’edificio in efficienza con i costi che tutto questo comporta.
Non è un problema di piccolo conto considerato lo scarso numero di persone residenti nella zona dopo la chiusura dello stabilimento Kme di Campo Tizzoro da parte della proprietà.
Il vescovo Fausto Tardelli cerca di calmare le acque con una lettera di risposta ad un parrocchiano che si era rivolto a lui con queste parole: «Credo che sua eccellenza possa venire quanto prima e opportunamente a Campo Tizzoro a spiegare finalmente alla popolazione quanto è successo e succede anche perché le cose sono poco chiare da diverso tempo».
E la risposta del vescovo non si è fatta attendere: «Gentilissimo signore, la chiesa di Campotizzoro è stata chiusa dalla proprietà per precauzione, viste le responsabilità della proprietà in caso di eventuali danni alle persone. I danni sono stati rilevati da una ispezione dei vigili del fuoco invitati per sicurezza dal parroco poco prima di Natale. Detti vigili hanno comunicato formalmente i loro rilievi anche alla curia vescovile. Come mai si siano verificati questi danni, dopo che erano stati fatti lavori da parte della proprietà proprio per risolvere i problemi, al momento non è dato saperlo. Nel frattempo, sarebbe dovuto accadere il passaggio di proprietà, cosa che invece era stata rinviata per incertezze da parte del parroco sul destinatario della donazione, se cioè la parrocchia, come sarebbe meglio, o la diocesi. Io personalmente mi ero reso disponibile a venire a parlare con la popolazione per vedere di portare a termine detto passaggio. Poi è successo quello che è successo. In ogni caso io sono sempre disponibile a venire a incontrarvi subito nei primi giorni dell’anno. Da quando sono qui ho cercato in ogni modo di venire a capo di una situazione che sa benissimo essere alquanto complicata e complessa, già da prima che arrivassi».
Sauro Romagnani
Fatto sta che don Mattia aveva chiamato i vigili del fuoco di Limestre circa un mese fa affinché facessero un sopralluogo alla chiesa. E iI tecnici hanno poi inviato la loro relazione alla Kme, al sindaco di San Marcello Piteglio, al prefetto e alla Curia vescovile. Nella relazione, stando a quanto si è appreso, sarebbe scritto che nella parte esterna della chiesa sono caduti alcuni piccoli frammenti di pietra, mentre nella parte interna non sono stati rilevati problemi di sorta. La chiesa è stata parzialmente transennata, in via precauzionale, dal lato della facciata e in quella ad ovest, quella verso Pian del Merlo. Non è invece transennato il lato del campanile dove vi è un ingresso.
Da tempo la chiesa è oggetto di discussioni per quanto riguarda il suo futuro. È del novembre 2016 un articolo pubblicato da Il Tirreno nel quale si diceva che la Kme, in accordo con la Curia, avrebbe donato al paese la chiesa. L’atto però non è stato ancora perfezionato, e comunque i parrocchiani non e sarebbero soddisfatti di questa soluzione poiché toccherebbe a loro, naturalmente, mantenere l’edificio in efficienza con i costi che tutto questo comporta.
Non è un problema di piccolo conto considerato lo scarso numero di persone residenti nella zona dopo la chiusura dello stabilimento Kme di Campo Tizzoro da parte della proprietà.
Il vescovo Fausto Tardelli cerca di calmare le acque con una lettera di risposta ad un parrocchiano che si era rivolto a lui con queste parole: «Credo che sua eccellenza possa venire quanto prima e opportunamente a Campo Tizzoro a spiegare finalmente alla popolazione quanto è successo e succede anche perché le cose sono poco chiare da diverso tempo».
E la risposta del vescovo non si è fatta attendere: «Gentilissimo signore, la chiesa di Campotizzoro è stata chiusa dalla proprietà per precauzione, viste le responsabilità della proprietà in caso di eventuali danni alle persone. I danni sono stati rilevati da una ispezione dei vigili del fuoco invitati per sicurezza dal parroco poco prima di Natale. Detti vigili hanno comunicato formalmente i loro rilievi anche alla curia vescovile. Come mai si siano verificati questi danni, dopo che erano stati fatti lavori da parte della proprietà proprio per risolvere i problemi, al momento non è dato saperlo. Nel frattempo, sarebbe dovuto accadere il passaggio di proprietà, cosa che invece era stata rinviata per incertezze da parte del parroco sul destinatario della donazione, se cioè la parrocchia, come sarebbe meglio, o la diocesi. Io personalmente mi ero reso disponibile a venire a parlare con la popolazione per vedere di portare a termine detto passaggio. Poi è successo quello che è successo. In ogni caso io sono sempre disponibile a venire a incontrarvi subito nei primi giorni dell’anno. Da quando sono qui ho cercato in ogni modo di venire a capo di una situazione che sa benissimo essere alquanto complicata e complessa, già da prima che arrivassi».
Sauro Romagnani