Il Tirreno

Pistoia

Sigilli al centro massaggi a luci rosse

Sigilli al centro massaggi a luci rosse

Blitz dei carabinieri di Quarrata in via Montalbano: denunciato per sfruttamento della prostituzione il titolare dell’attività

02 febbraio 2018
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QUARRATA. Da una ventina di giorni quei messaggi ben poco equivocabili avevano fatto la loro comparsa sui vari siti di incontri. Con tanto di numeri di cellulare da contattare per fissare un appuntamento per provare il piacere di un vero massaggio asiatico a Quarrata. E ai carabinieri della locale Stazione non è certo sfuggita la coincidenza con l’apertura, all’inizio dell’anno, di un centro massaggi proprio nella principale via della città. Un centro, quello di via Montalbano, dal nome che di per sé era già una promessa di esperienze particolari: “Tuina peperoncino”. Per il quale, nella serata di mercoledì, dopo un paio di settimane di appostamenti e indagini, sono scattati i sigilli.

Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione i reati per i quali il titolare dell’attività è stato denunciato a è piede libero. E per i quali il gip del tribunale di Pistoia ha disposto – su richiesta della procura della Repubblica – il sequestro preventivo. A gestire la casa a luci rosse mascherata da centro massaggi era un cittadino cinese di 46 anni residente in provincia di Napoli, che si è reso irreperibile.

Come detto, le indagini dei carabinieri della Stazione di Quarrata, sono scattate quasi subito dopo l’apertura dell’attività, al piano terra dello stabile che ospita anche il Centro Snai e una palestra, alle spalle del distributore di carburanti Esso. Ad insospettire i militari dell’Arma, oltre alla simultanea apparizione degli annunci osé sui siti di incontri, è stato anche il via vai di clienti a qualunque ore del giorno e della sera, visto che l’orario di apertura del centro andava dalle 11 alle 23. A quel punto sono iniziati gli appostamenti, dopo il tramonto. Durante i quali i carabinieri hanno fermato alcuni dei clienti non appena sono usciti dal centro massaggi. E da loro hanno avuto la conferma che in quei locali dalle vetrate tappezzate di manifesti pubblicitari non si praticavano soltanto massaggi orientali ma anche prestazioni sessuali.

Ottenuto il decreto di sequestro, mercoledì attorno alle 19 è scattato il blitz. Suonato il campanello, all’interno i militari hanno trovato due donne cinesi, una 40enne residente a Montemurlo e una 47enne residente a Prato. E un cliente, che ha ammesso di aver appena usufruito di una prestazione sessuale. Durante la perquisizione (il centro è suddiviso in 5-6 stanze, con lettini, docce ed idromassaggio), sono state rinvenute numerose confezioni di profilattici, 400 euro ritenuti provento dell’attività di meretricio e due telefoni cellulari i cui numeri corrispondevano a quelli pubblicati negli annunci web. Il locale è stato chiuso e le due donne sono state portate in caserma per l’identificazione.

Massimo Donati

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