Il Tirreno

Pistoia

la polemica 

Sindaco e 25 Aprile bordate anche dal Pd

PISTOIA. «Una pratica da sbrigare. Questo e nient’altro è stato il 25 Aprile per il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi. E da sbrigare in tutta fretta, per giunta».È l’unione comunale di Pistoia...

29 aprile 2018
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PISTOIA. «Una pratica da sbrigare. Questo e nient’altro è stato il 25 Aprile per il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi. E da sbrigare in tutta fretta, per giunta».

È l’unione comunale di Pistoia del Pd a puntare il dito contro la dozzina di minuti di durata del discorso del primo cittadino nella tradizionale cerimonia di piazza della Resistenza.

«In più, il sindaco è riuscito nella maestria (dal suo punto di vista, ovviamente!) di non pronunziare mai parole come “Fascismo” o “Resistenza”. E, naturalmente, men che mai quella parola che più di ogni altra dovrebbe unirci tutti, a prescindere dalle divergenze politiche, legando la storia di settant’anni orsono alla memoria del nostro presente: “antifascismo”. Un’omissione colpevole anche di mancanza di rispetto per chi ha dato la vita per la nostra libertà».

Il Pd ribadisce come antifascismo non sia una parola di parte, bensì «un valore tale da costituire uno dei pilastri della nostra comunità. Di tutta la nostra comunità. Ma evidentemente per il sindaco di Pistoia non è così. Spiace doverlo dire, ma in questa occasione così significativa e solenne il primo cittadino della comunità pistoiese non ha saputo rappresentarla».

Preoccupato ma non meravigliato si dice il Pd pistoiese: «Quando si dimenticano gli insegnamenti della Storia e si trascurano i doveri della Memoria il risultato non può essere diverso da un generale imbarbarimento della nostra convivenza civile. Ognuno può giudicare con i propri occhi quel che quotidianamente accade, anche nella civilissima Pistoia. Signor sindaco Tomasi, lei non può scordarsi, in momenti simbolici come il 25 Aprile l’omaggio alle origini della nostra Repubblica e a coloro che sono morti per crearla» conclude il Pd.

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