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Fondi revocati al Comune «Fuori le responsabilità»

FABIO CALAMATI
Fondi revocati al Comune «Fuori le responsabilità»

Richieste da maggioranza e opposizione per fare chiarezza sulla vicenda dei 450.000 euro “scomparsi” di finanziamenti della Fondazione Caripit

29 settembre 2018
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PISTOIA

Nel mare di Facebook è spuntata in questi giorni anche la copia della lettera datata 30 dicembre 2014, quella con cui l’amministrazione comunale Bertinelli rispose alla Fondazione Caripit che chiedeva notizie sui fondi stanziati nel 2012 in favore del Comune. Secondo il sindaco Alessandro Tomasi quel documento è solo “una sorta di cronistoria”e non la risposta che la Fondazione, all’epoca guidata da Ivano Paci, chiedeva, pena il ritiro (come poi avvenuto) dei fondi. Viceversa, per l’ex vicesindaco Daniela Belliti proprio quelle due pagine firmate dal funzionario tecnico Nicola Stefanelli erano la risposta adeguata alla Fondazione e la dimostrazione che l’amministrazione Bertinelli – contrariamente alle accuse formulate da Tomasi in consiglio comunale – non avrebbe dimenticato alcun obbligo di rendicontazione.

Al centro della vicenda rimane il ritiro, da parte della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, dei 450.000 euro stanziati per i lavori in programma a Palazzo Fabroni e alla Biblioteca Forteguerriana e quelli alla scuola “La Girandola”. Sono proprio questi ultimi (200.000 euro) ad aver fatto scoppiare il caso, perché i lavori sono finiti ma i fondi, almeno per ora, non sono stati erogati, causa appunto il loro ritiro, che risalirebbe al dicembre 2016 ma che al Comune è stato comunicato solo adesso (tanto che nei bilanci 2016, 2017 e 2018 quei fondi sono sempre stati presenti, nonostante il cambio di colore politico dell’amministrazione).

Lunedì Tomasi ha di fatto accusato l’amministrazione Bertinelli di aver ignorato ben due richieste di chiarimenti (novembre 2014 e gennaio 2015) giunte dalla Fondazione Caripit e di portare quindi la responsabilità per la perdita dei fondi. Responsabilità recisamente respinte dall’ex vicesindaca Daniela Belliti, che il giorno dopo ha spiegato come alla prima richiesta della Fondazione fosse stato risposto (con la lettera di Stefanelli, appunto) e che la seconda missiva fosse evidentemente frutto di un equivoco. Poi chiarito, visto che il bilancio 2015 della Fondazione riportava lo stanziamento e che nessuna comunicazione diversa è mai giunta in Comune.

Fatto sta che adesso tutti vogliono vederci chiaro. Iacopo Vespignani (Pistoia Concreta), quindi un consigliere di maggioranza, sottolinea in una nota che “certamente si tratta di un fatto su cui devono essere accertate le eventuali responsabilità”. Gli fa eco dall’opposizione Walter Tripi (Pd): “noi... siamo i primi a voler andare fino in fondo e accertare ogni responsabilità. di qualunque genere e tipo, in merito a questi soldi”. E dell’esigenza di accertare le responsabilità aveva parlato, mercoledì, anche il coordinatore di Fratelli d’Italia Francesco Cipriani. In situazioni simili (vedi caso della gestione dell’impianto sportivo Legno Rosso) il consiglio comunale ha approvato la creazione di una commissione di indagine. Tripi chiede anche di formalizzare subito una richiesta alla Fondazione Caripit “affinché si apra la discussione sulla conferma/ripristino di quei fondi, per il bene di tutta la città”. Facile immaginare che il consiglio comunale riparlerà presto dell’intera vicenda. —

FABIO CALAMATI

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