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Mati: «L’export cresce del 1,4% anche nel terzo trimestre 2018»

Mati: «L’export cresce del 1,4% anche nel terzo trimestre 2018»

I dati elaborati dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo segnalano un aumento pari a 2,6 milioni di euro. «Competitivi dove c’è più concorrenza»

31 gennaio 2019
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PISTOIA. I dati sono relativi ai primi nove mesi del 2018, ma il segno più sulle esportazioni del settore florovivaistico pistoiese fanno ben sperare tanto per il consultivo finale dell’anno passato quanto per le prospettive del 2019 appena iniziato. A rendere noto l’andamento positivo delle vendite all’estero è Francesco Mati, presidente della sezione prodotto florovivaistico di Confagricoltura Toscana: «Da gennaio a settembre 2018 le nostre esportazioni sono aumentate dell’1,4% pari a 2, 6 milioni di euro. Questo significa che il Florovivaismo di Pistoia sta crescendo e lo fa proprio laddove la concorrenza è più competitiva: all’estero».. Il commento positivo di Mati arriva dopo la pubblicazione dei dati del monitor sui distretti sella Toscana realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca CR Firenze. Un report che segnala come, dopo un primo trimestre 2018 in leggera flessione, il florovivaismo di Pistoia abbia registrato un secondo trimestre in netta crescita (+11,1%) che ha determinati un incremento complessivo del 2,1%. Un’inversione di tendenza che poi è stata confermata anche nel terzo trimestre dell’anno passato.

«Questo andamento positivo e incoraggiante – sottolinea quindi Francesco Mati – significa che le nostre imprese stanno, nonostante le crescenti difficoltà, investendo e lavorando bene. Insomma stanno facendo il proprio dovere non senza sacrifici».

«Dopo la visita del Ministro all’Agricoltura Gian Marco Centinaio a Pistoia si sta muovendo qualcosa», aggiunge il presidente dei florovivaisti chiedendo: «Che finalmente sia stata compresa la strategicità del nostro settore?». Una domanda a cui lo stesso Mati risponde sottolineando come ci sia «molto da fare, per esempio nella tutela delle aziende che esportano in paesi terzi e che spesso si vedono respingere le merci per motivi prettamente politici». Quindi la proposta rivolta al governo: «Per aumentare i consumi in Italia è necessario sia investire nel verde pubblico, sia ampliare l’efficienza del Bonus Verde».

Una richiesta che si collega al commento conclusivo di Francesco Mati ai dati del report sull’export nel settore florovivaistico: «Sarebbe auspicabile far crescere la sensibilità nel mondo dell’opinione pubblica e dei media per la cultura del verde, troppo spesso ignorata a discapito ad esempio di uno spazio, forse in certi casi eccessivo, dedicato alla cultura del cibo, proprio in un Paese che lancia l’allarme sovrappeso nella popolazione». —

 

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