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Ecco 850mila euro per gli interventi alla chiesa di S. Michele

Ecco 850mila euro per gli interventi alla chiesa di S. Michele

VOLTERRA. In provincia di Pisa, tra gli interventi decisi dal ministero dei Beni e delle attività culturali per la messa in sicurezza del patrimonio artistico, trova spazio anche Volterra. Sui circa...

02 marzo 2018
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VOLTERRA. In provincia di Pisa, tra gli interventi decisi dal ministero dei Beni e delle attività culturali per la messa in sicurezza del patrimonio artistico, trova spazio anche Volterra. Sui circa 600 milioni che da qui al 2022 saranno stanziati per la verifica del rischio sismico e la riduzione delle vulnerabilità di chiese, musei e siti archeologici, oltre che per la riqualificazione di aree di periferia, la provincia di Pisa ne otterrà più di 20, utili per la realizzazione di dieci interventi. Tra questi, come detto, uno sarà dedicato a Volterra, e più precisamente alla chiesa di San Michele arcangelo.

L’immenso patrimonio culturale dell’antica città villanoviana, del resto, merita particolari attenzioni. La chiesa di San Michele, che contiene opere di grande valore elaborate da artisti come Andrea Della Robbia, Carlo Maratta e Cenni di Francesco, potrà contare su un fondo di 850mila euro, destinato naturalmente alla prevenzione del rischio sismico e al restauro. Queste risorse, come specificato dallo stesso ministero, sono utili a realizzare «una visione organica che considera strategico il ruolo del patrimonio culturale nelle politiche di tutela, sviluppo e promozione dei territori». La valorizzazione del patrimonio artistico di Volterra, e la semplificazione nella sua fruizione da parte di cittadini e turisti, del resto, è un percorso già avviato da qualche anno, come testimonia anche dalle iniziative che, nel mese di gennaio, sono convogliate in “Volterra: lavori in corso 4.0”, appuntamento ormai tradizionale per la città.

Lo step ulteriore, fortemente voluto dal ministero per il 2018, riguarda la messa in sicurezza degli stessi beni culturali. Tale necessità assume, a Volterra, un significato particolare. Dopo che nel gennaio di quattro anni fa le piogge causarono la frana di circa trenta metri della cinta muraria della città, i programmi di ripristino e consolidamento di quest’ultima hanno permesso, in quasi otto mesi, di riaprire il passaggio. In quel caso, in sinergia con il ministero dei Beni culturali, agì anche la Regione Toscana, che attivò le somme per i casi d’urgenza.

Pietro Mattonai



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