Il Tirreno

Pontedera

«La città è vicina alla famiglia di Idy»

«La città è vicina alla famiglia di Idy»

Visita del sindaco Millozzi alla vedova e ai parenti del senegalese ucciso Domani la preghiera in memoria del 54enne morto a Firenze

08 marzo 2018
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PONTEDERA. «Ho portato il cordoglio della città di Pontedera e la nostra disponibilità per aiutare la famiglia nelle pratiche da sbrigare per questa terribile vicenda». Il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, è andato a far visita alla vedova di Idy Diene, il 54enne senegalese ucciso a Firenze nei giorni scorsi e che abitava a Pontedera insieme alla moglie, Kene Mbengue. Proprio a lei e ai parenti, Millozzi ha parlato in rappresentanza dei cittadini. «So che alcune associazioni stanno organizzando una raccolta fondi – ha aggiunto il sindaco – per una vicenda assurda».

Diene è morto per i colpi di pistola esplosi da un tipografo in pensione, Roberto Pirrone. Un omicidio senza un vero motivo, più o meno la stessa sorte toccata a un altro senegalese nel 2011, Samb Madou, il marito precedente di Kene che, in questa maniera, sta vivendo una doppia tragedia.

«Ho portato la vicinanza, l’affetto e l’abbraccio della città di Pontedera agli affetti di Idy con la consapevolezza che il cordoglio e lo sconforto per una morte così assurda ed insopportabile non possano né debbano generare altra violenza, istintiva e gratuita – ha sottolineato il sindaco – Diene faceva parte di una comunità da tempo presente e integrata con il nostro tessuto cittadino, fatta di moltissime persone per bene che hanno dimostrato quotidianamente di assumere come propri i diritti ed i doveri della società in cui vivono. L’amministrazione comunale non farà mancare, come sempre, il proprio sostegno».

Intanto domani è in programma la preghiera organizzata dalla comunità senegalese di Pontedera per ricordare Idy. Si tratterà di una sorta di veglia, caratterizzata dalla lettura di un brano del Corano e un rito che si ripete spesso nell’esistenza dei senegalesi.

Un momento di raccoglimento che i suoi connazionali faranno in un locale che non è ancora stato deciso dai responsabili della comunità. Ma è certo che in molti, italiani e stranieri, vorranno partecipare per non far mancare il loro appoggio a una famiglia e a un gruppo di amici dello sfortunato 54enne che sta vivendo giorni di grande sofferenza.

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