Il Tirreno

Pontedera

È il gran giorno della sfida sui barchini con le ruote

È il gran giorno della sfida sui barchini con le ruote

Stamani la sfilata storica delle contrade di Castelfranco, nel pomeriggio le gare Presentato il nuovo “cencio” che è stato dipinto dall’artista Samanta Casagli  

10 giugno 2018
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CASTELFRANCO DI SOTTO. Inizia all’alba di stamani la lunga domenica del Palio dei barchini con le ruote. Tutti in contrada, fin dal primo mattino, per mettere a punto costumi, carri e acconciature della sfilata storica. Uno spettacolo unico, pronto a portare in strada oltre 500 figuranti per far rivivere quattro momenti della storia del paese. Quattro temi diversi ambientati tra il 1700 e gli anni ’30 del Novecento, nel periodo di attività dei renaioli che 32 anni fa ispirò la corsa dei barchini.

Si comincia alle 10 con il ritrovo delle quattro contrade in via De Gasperi, da dove partirà il lungo conteggio per le strade del paese, con due passaggi sotto il palco di piazza Garibaldi.

In testa i rossoblù di San Bartolomeo, campioni in carica, che porteranno in sfilata il tema della prostituzione, partendo dal Regio Decreto che nel 1891 introdusse nuove regole per l’esercizio del meretricio, stabilendo l’obbligo della visita sanitaria, l’abbassamento dell’età minima delle ragazze ma anche un preciso tariffario. Come tutti i paesi dell’epoca, anche Castelfranco aveva la sua “casa di tolleranza”, come ricorda il nome di “via del calore” tutt’ora utilizzato dagli anziani per indicare l’attuale via Dante.

I biancoazzurri di San Pietro a Vigesimo ripropongono la visita di Garibaldi nel 1867, ricostruendo i festeggiamenti che la giunta comunale di allora organizzò per il compleanno del generale, il 4 di luglio, proprio mentre l’Eroe dei due Mondi era ospite a Castelfranco.

La contrada San Martino, invece, ricostruirà una delle attività diffuse in paese ad inizio ‘900: quella dei “granatai”, impegnati nella fabbricazione delle classiche scope di saggina, partendo dalla nascita della prima azienda in piazza 20 settembre.

In coda i gialloneri di San Michele, con una sfilata dedicata alla storia e al mito del brigante Raffaello Picchi, detto l’Orcino, che nella prima metà dell’Ottocento divenne il terrore dei possidenti e dei viandanti nella zona delle Cerbaie.

Una giuria scelta dalle contrade assegnerà due premi per la sfilata: uno per la miglior coppia di “porta colori”, l’altra per il miglior personaggio della sfilata storica. I premi saranno assegnati nel pomeriggio durante le corse dei barchini. Appuntamento dalle 16 in piazza Garibaldi con le qualifiche, seguite da Mini Palio, Palio Rosa e Palio.

In un’edizione che vedrà in pista degli inossidabili veterani (Alessandro Trivella e Alessio Gragnoli per San Michele, ma forse anche Mirko Toni in San Pietro) le contrade andranno a caccia del primo sigillo da apporre sul nuovo Cencio dipinto da Samanta Casagli.

Giacomo Pelfer

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