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Il ritorno della campionessa Montopoli orgogliosa di lei

PIETRO MATTONAI
Il ritorno della campionessa Montopoli orgogliosa di lei

Dopo l’argento ai Mondiali, Carlotta Cambi, 22enne pallavolista, è arrivata a casa È stata accolta da tutto il paese: «Non immaginavo un supporto così grande»  

23 ottobre 2018
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MONTOPOLI VALDARNO

Quando le Azzurre della pallavolo si laureavano campionesse del mondo a Berlino, Carlotta aveva soltanto sei anni. Il futuro era ancora tutto da scrivere, come oggi. Dopo l’argento ai Mondiali in Giappone, arrivato dopo tredici partite e undici vittorie, la Nazionale di volley più giovane di sempre ha davanti a sé un mondo. Proprio come Carlotta Cambi, montopolese che a 22 anni è una colonna portante delle Azzurre e può consolidare questa sua posizione già a partire dal prossimo anno, quando si terranno i Campionati europei. Con il sostegno di tutta l’Italia.

Un paese al seguito

Le ragazze del volley hanno tenuto incollati milioni di italiani alla televisione. Un tifo che nemmeno loro si aspettavano. «Tutto il Paese ci ha seguito tantissimo – racconta Carlotta, rientrata domenica a casa a Montopoli – e mai avremmo immaginato di avere un supporto così intenso da parte di tutti». Ma non solo attraverso lo schermo: una volta rientrate in Italia con la medaglia al collo, le Azzurre si sono ritrovate davanti a centinaia e centinaia di persone. «Abbiamo fatto due voli, uno a Milano e uno a Roma – continua – ma in entrambi gli aeroporti siamo state accolte da moltissime persone, che ci hanno fatto sentire tutto il loro entusiasmo». Un tributo giusto per delle ragazze che, contro ogni pronostico, hanno incantato tifosi e non.

Il Mondiale delle azzurre

Alla vigilia, la Nazionale italiana non era certo tra le favorite. Eppure, le ragazze di coach Mazzanti hanno sorpreso tutti e, partita dopo partita, si sono guadagnate un argento da favola. «Noi ci credevamo sin dall’inizio – spiega Carlotta – è stato bellissimo, anche se un pochino di rammarico c’è, sarebbe stato bello concludere con il botto». Purtroppo, Carlotta e le sue compagne non ci sono riuscite, ma di fronte alla Serbia campione d’Europa e poi del Mondo, una sconfitta al tie-break è un vanto, più che un rimorso.

Si riparte

Per festeggiare c’è pochissimo tempo. «Dopo l’accoglienza a Roma – continua – domenica sera a Montopoli si è tenuta una festa tutta per me, ed è stato bellissimo». Presto, le Azzurre si ritroveranno per la presentazione dei campionati, che si terrà domani a Milano. Poi, un’ultima occasione per far festa. «Mercoledì (domani, ndr) saremo di nuovo tutte insieme – dice – e presto andremo al Quirinale da Mattarella, ma ancora non è ufficiale il giorno». Di ufficiale, per ora, c’è solo una data: domenica, quando ripartirà il campionato di A1. «Purtroppo a Montopoli starò molto poco – continua – devo tornare a Bergamo per unirmi alla squadra e preparare l’inizio del campionato con le mie compagne».

Il caso Acqua Uliveto

Infine, una battuta sulla polemica riguardo l’immagine fatta circolare dall’Acqua Uliveto, colpevole secondo alcuni di aver coperto le giocatrici di colore della Nazionale. «Eravamo in aereo quando è uscita – conclude la campionessa – ma non penso ci sia discriminazione, credo sia un malinteso, noi siamo unitissime». —

PIETRO MATTONAI

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