Il Pd in consiglio perde pezzi: via Lombardi e Bianchi
I due consiglieri hanno aderito a "Liberi e uguali" di Grasso. Restano in maggioranza, "ma il sostegno alla giunta Biffoni non sarà incondizionato"
PRATO. Via dal gruppo consiliare Pd ma non dalla maggioranza. Senza sbattere la porta come quando, nel 2015, la consigliera Marilena Garnier (ex lista "Biffoni per Prato") passò all’opposizione. "Ma non sarà un sostegno incondizionato, quello alla giunta Biffoni", fa sapere la consigliera Roberta Lombardi, nelle ultime ore fuoriuscita dal Partito democratico insieme al collega Gianni Bianchi. Furono eletti nel 2014 nelle liste del Pd ma ora il simbolo cui giurano fedeltà è più a sinistra con “Liberi e Uguali”, la nuova formazione capitanata da Pietro Grasso e frutto della fusione di Sinistra Italiana, Possibile, Mdp.
Se Gianni Bianchi, consigliere al secondo mandato, di professione medico, non nasconde che l'addio al Pd sia stato una scelta sofferta e maturata con la discesa in campo del senatore Grasso, "una figura di spessore cui l’Italia deve rispetto", per l’ex civatiana Roberta Lombardi, la “pasionaria” del fronte contrario all’ampliamento di Peretola, il divorzio dal Pd risale al 2 maggio scorso in rotta con la segreteria di Renzi vincitore delle primarie di partito. "Ma sono sempre rimasta in maggioranza trovandomi d'accordo con molte delle decisioni prese finora da questa giunta. Sull’aeroporto il sindaco non ha mai cambiato linea politica solo che non condivido le modalità con cui ha portato avanti la sua battaglia contro l’ampliamento di Peretola. Ho già predisposto un ordine del giorno per chiedergli il ricorso alla Via (Valutazione d’impatto ambientale, ndr)".
"Non chiederemo mai posti in giunta perché c’interessa la discussione sui temi – assicurano Andrea Martinelli e Lorenzo Chiani, coordinatori di Sinistra italiana e Mdp - Non vogliamo ribaltare tavoli ma ci comporteremo in modo responsabile".