Il Tirreno

Prato

Il ministro Carlo Calenda: "Fare crescere Prato aiuterà il rilancio dell'Italia"

Il segretario provinciale del Pd Gabriele Bosi, il sottosegretario e candidato Antonello Giacomelli, la candidata Caterina Bini, il ministro Carlo Calenda, il sottosegretario e candidato di Più Europa Benedetto Della Vedova (foto Sproviero-Batavia)
Il segretario provinciale del Pd Gabriele Bosi, il sottosegretario e candidato Antonello Giacomelli, la candidata Caterina Bini, il ministro Carlo Calenda, il sottosegretario e candidato di Più Europa Benedetto Della Vedova (foto Sproviero-Batavia)

Il ministro dello Sviluppo economico ha incontrato imprenditori e cittadini alla Camera di commercio. Giacomelli ha esposto il documento programmatico per il distretto

16 febbraio 2018
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PRATO. "Prato e il suo distretto sono al centro del progetto per il rilancio della crescita economica in Italia". A ribadirlo il ministro dello sviluppo Carlo Calenda, intervenuto alla Camera di Commercio su invito del Partito Democratico, in città per incontrare imprenditori e cittadini assieme ai candidati Giacomelli, Bini e Della Vedova. "Quello che fa bene al distretto di Prato fa bene all'Italia -ha aggiunto il sindaco Matteo Biffoni, presentando gli ospiti- e solo noi del Pd e del centrosinistra possiamo offrire le competenze per assicurare al sistema Prato competitività e forza".

La riflessione parte dal "progetto per il distretto pratese", il documento programmatico che il sottosegretario allo sviluppo economico Antonello Giacomelli ha proposto in apertura di campagna elettorale. "Innovazione delle imprese, completamento della riforma dell’energia -osserva Giacomelli- adozione di nuove norme per il riuso dei prodotti delle lavorazioni tessili, accompagnamento delle piccole imprese nei mercati internazionali, sono questi i punti concreti di azione politica per Prato, per cui chiediamo l'impegno del ministro Calenda".

Sullo sfondo gli interventi compiuti per il distretto negli ultimi anni di governo Renzi e Gentiloni, "Ci sono stati interventi importanti: il piano industria 4.0, la sperimentazione del 5G -continua Giacomelli- e grazie allo stanziamento di 12 milioni del Cipe, avremo ricercatori impegnati direttamente con i protagonisti della filiera ad individuare ogni applicazione della tecnologia più innovativa per dare valore aggiunto al prodotto tessile". Ma i riflettori sono puntati sull'ospite della serata, il ministro Calenda che esprime il suo apprezzamento per Prato: "L'export tessile nel 2017 è cresciuto del 5% e questo anche per merito vostro -sottolinea il ministro- la vostra realtà produttiva è un'eccellenza da salvaguardare e promuovere".

E in quest'ottica rientra la battaglia per l'inserimento del distretto tessile pratese negli accordi europei per l'abbattimento dei costi energetici per le imprese: "Ci batteremo a Bruxelles per modificare gli accordi europei tra manifatturieri -dice Calenda- ed includere tutte le lavorazioni tessili nel piano di sgravi europei a favore delle aziende ad alta intensità energetica".

Un passo iniziale ricorda il ministro allo sviluppo, è stato fatto con la riforma degli energivori fatta dal governo Gentiloni: "Ogni provvedimento al governo è stato pensato ed eseguito nell'interesse del paese e delle sue piccole e medie imprese -osserva Calenda- spero che continuerà ad essere così anche dopo le elezioni". Benedetto Della Vedova, candidato della coalizione di centrosinistra a Prato nel maggioritario, mette a disposizione la sua esperienza nel settore dell'internazionalizzazione: "Come vice ministro agli esteri ho tenuto a lungo la delega al commercio estero e all'internazionalizzazione delle imprese -afferma l'esponente radicale- è questa l'esperienza che voglio mettere a servizio della città. Non mi candido a sindaco di Prato, ma a tutelare al meglio i vostri interessi in Italia e in Europa, la mia esperienza sono sicuro che vi tornerà utile".

Alla fine una frecciata del ministro Carlo Calenda a Salvini: "Propone di reintrodurre i dazi e di mettere le tasse sulle multinazionali dell'innovazione tecnologica: un programma nefasto per Prato e per l'Italia".

 

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