Il Tirreno

Prato

Ecco i poliziotti Hu e Li «Il ponte tra Italia e Cina»

Ecco i poliziotti Hu e Li «Il ponte tra Italia e Cina»

Pattuglieranno il centro e la zona di via Pistoiese insieme ai colleghi italiani Un’operazione di immagine per aumentare la fiducia degli orientali nelle divise

30 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





PRATO. Da oggi due poliziotti cinesi pattuglieranno il centro e la zona di via Pistoiese insieme ai colleghi italiani. Si chiamano Li Xiang e Hu Weibo e sono i primi poliziotti cinesi mai visti a Prato. Sono arrivati grazie a un accordo di cooperazione internazionale firmato il 24 settembre 2015 all’Aia dall’Italia e dalla Cina, che prevede anche la presenza di poliziotti italiani in Cina. Finora la sperimentazione aveva riguardato altre grandi città, ma quest’anno il ministero dell’Interno ha scelto Prato per la sua grande comunità cinese. Se infatti a Roma, Milano e Venezia (le altre tre città dove sono schierati i poliziotti cinesi) si pensa soprattutto ai turisti orientali, qui la presenza dei due agenti servirà ad avvicinare i residenti cinesi alla polizia italiana. «Saremo noi il ponte» sintetizza Li Xiang, che parla anche un po’ di italiano e arriva da Xi’an, la città cinese famosa per l’Esercito di terracotta, le 8.000 statue poste di guardia alla tomba dell'imperatore Chin Shi Huang. Hu Weibo, invece, è originario di Wenzhou, la città dello Zhejiang dalla quale arriva la maggior parte dei cinesi di Prato. Con loro parlerà in mandarino, coi colleghi italiani in inglese. I due poliziotti cinesi indosseranno le loro divise di ordinanza, ben conosciute dalla comunità cinese. Sulle mostrine hanno una e due stelle, che corrispondono a tre e sei anni di servizio.

È ovvio che la presenza di Li e Hu a Prato è soprattutto un’operazione di immagine. Ai due non si chiede di fare chissà cosa. Andranno in giro disarmati in pattuglie composte da un cinese e due italiani in orari mattutini e pomeridiani, soprattutto in centro e al Macrolotto zero. Saranno per tre settimane poliziotti di quartiere. Li, che è già stato a Roma e Napoli, dice che finora le risposte dei connazionali, siano turisti o residenti, sono state molto positive. Vedere i tratti somatici orientali accanto alle divise della polizia italiana aiuterà a far crescere la fiducia dei cinesi nei poliziotti italiani.

Due anni fa, in occasione di una mezza rivolta della comunità cinese a Sesto Fiorentino, la comparsa di un giovane carabiniere cinese contribuì a rasserenare un poco il clima.

I due poliziotti cinesi prenderanno servizio da stamattina e faranno capo all’ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Primo piano
Il caso

Arezzo, a 19 anni si opera per dimagrire e muore dopo una settimana: indaga la Procura